L’obiettivo è quello di arrivare ad una manovra che davvero serva all’Italia, tagliando là dove ci sono sprechi e premiando gli enti “virtuosi”. E’ questo, in sintesi, il pensiero del governatore del Veneto Luca Zaia, che ha dichiarato la propria soddisfazione per la disponibilità manifestata dal Governo a discutere sulla proposta veneta di applicare i costi standard e la regionalizzazione del patto di stabilità.
“Fatti salvi i saldi – ha proseguito -, ovvero la necessità di recuperare 24 mld 900 milioni di euro con questa manovra, noi possiamo sicuramente chiedere più mano libera nei tagli e di averne meno”, per proporre quindi un ragionamento su qualità e quantità dei tagli.
“Dopodiché – ha detto ancora – continuiamo a chiedere che sia applicato il principio di premiare gli enti virtuosi, cioé gli enti che, come la Regione del Veneto e i suoi Comuni, hanno presentato a questo Paese da anni conti a posto”; questo ad esempio riducendo i tagli ai virtuosi e istituendo delle penalità, come l’imposizione di nuove tasse, a chi ha amministrato male, “e magari di mandare a casa i sindaci che presentano bilanci costantemente in rosso”.
Zaia ha quindi plaudito all’iniziativa del Governo di far inserire alle Regioni dei parametri, “perché è una chiamata all’assunzione di responsabilità”. Per quanto riguarda la dissobedienza fiscale, il governatore ha detto di considerarla “l’ultima spiaggia alla quale noi non vorremmo mai approdare, ma è l’unica realtà nel momento in cui ti trovi a casa tua, nella tua famiglia a non aver più risorse perché qualcuno te le porta via, e prima che i tuoi figli muoiano di fame dici adesso disobbedisco e non vi do più nulla”, sottolineando che in questo caso si dovrebbero prima creare delle casse regionali alle quali i comuni possano fanno riferimento.