Napoli, Mastella conferma: “Mi candido a sindaco, sarò alleato del popolo”

Clemente Mastella, segretario nazionale de “I Popolari per il Sud”, ribadisce la sua candidatura a sindaco di Napoli dove farà ”alleanza col popolo napoletano” e nel caso di elezione si dimetterebbe subito da europarlamentare. ”La mia alleanza – ha detto Mastella – è col popolo napoletano, prima che con i partiti perché a Napoli c’è una situazione emergenziale che va al di là degli schemi tradizionali sul piano politico. E’ ovvio che mi farebbe piacere essere sostenuto da quelli coi quali negli ultimi tempi ho avuto maggior vincoli e parentele politiche. Però – ha aggiunto – nessuno può fermarsi: c’è un tal senso di sfiducia tra la gente, c’è una tale depressione che credo vada recuperata la dimensione politica. Io gioco per diventare sindaco di Napoli nel senso che sarei molto onorato di farlo. Dopodiché, laddove non ci fossero queste condizioni, non è che arretro, uscendo di scena”.

”Concorro – ha proseguito Mastella – e darò il mio apporto con tutte le forze possibili. Credo che il problema di Napoli sia un problema nazionale e anche internazionale. Impegnarsi per Napoli credo sia un dovere per tutti: mi piacerebbe un’alleanza larga e laddove fossi eletto sindaco tenterei sul piano del governo della città di recuperare tutte le energie e le intelligenze possibili di quelli che sono a Napoli e di quelli che sono fuori, senza guardare allo schieramento politico”.

Ma ci sono i presupposti perché l’ex Guardasigilli possa essere sostenuto dal Pdl? ”Questo dipende da loro. Non avanzo alcuna idea – ha aggiunto ancora Mastella – che possa apparire pretestuosa. Loro sono il maggiore partito e possono aspirare ad avere il sindaco. Quindi sarà concorrenza leale anche con loro. Questa è l’unica dichiarazione che posso fare. Ma sulla mia candidatura non arretro di un millimetro: o che mi diano qualche posto in più o in meno o che ci siano le elezioni politiche insieme, vado avanti”. ”Ritengo – ha concluso Mastella – che sto bene dove sto: ma se dovessi fare il sindaco rinuncerei a fare l’europarlamentare”.

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