Cerimonia solenne di inaugurazione dell’anno giudiziario, oggi nell’Aula Magna della Corte di cassazione, a Roma. Toccherà al primo presidente della Suprema corte, vitaliano Esposito, davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alle massime autorità dello Stato, pronunciare la tradizionale relazione che come ogni anno fotografa lo stato della giustizia in Italia.
Dopo Esposito, prenderà la parola il ministro della Giustizia Angelino Alfano, poi toccherà al vicepresidente del Csm Nicola Mancino e infine al Procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito. Nessuna protesta prevista oggi da parte dei magistrati: «Rispettiamo il Capo dello Stato – spiegano i rappresentanti dell’Anm, che invece per domani, quando l’anno giudiziario si aprirà nei 26 distretti di Corte d’appello – hanno deciso che abbandoneranno in massa le aule durante l’intervento dei rappresentanti del governo».
A sorpresa fra le modifiche al disegno di legge sul legittimo impedimento presentate dal Pdl, spunta anche la possibilità per Palazzo Chigi di “autocertificare” l’impossibilità del premier di partecipare alle udienze dei processi che lo riguardano. In pratica, secondo il relatore Enrico Costa, a certificare che il presidente del Consiglio sarà legittimamente impegnato per seri motici sarà il Segretario generale. In questo caso il magistrato non potrà far altro che rinviare il processo di sei mesi. E così per tre volte fino a totalizzare un rinvio complessivo di diciotto mesi.
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