“Un potente segnale inviato al mondo”. Inizia così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il suo discorso sul “Trattato Start” per il disarmo nucleare ratificato il 22 dicembre dal Senato Usa. Secondo il presidente si tratta del ”più significativo accordo sul disarmo di questi ultimi anni”, e l’intesa raggiunta tra maggioranza ed opposizione ”rappresenta un potente segnale bipartisan inviato al mondo”.
Crisi, il peggio è passato. Obama non tralascia la crisi ma dispensa un cauto ottimismo. A suo giudizio, infatti, l’economia americana ha superato l’apice della crisi; gli Stati Uniti devono instradare i propri conti pubblici su una traiettoria sostenibile; il deficit e il debito vanno ridotti. Obama, quindi, ha sottolineato come l’istruzione e la ricerca sono determinanti per gli Stati Uniti per restare competitivi. ”Non possiamo permetterci nel lungo termine – aggiunge Obama – gli sgravi fiscali per i piu’ ricchi”.
Per la crescita e l’occupazione, invece, Obama punta sugli sgravi fiscali approvati dal Congresso statunitense e soprattutto sul settore privato, visto come il “vero motore della ripresa”. Il governo, invece, potrà essere solo un “partner”. Democratici e repubblicani ”hanno trovato un terreno comune per mandare avanti il paese con il compromesso fiscale”, aggiunge il presidente prevedendo comunque come il dibattito sul taglio delle tasse per i più abbienti continuerà anche perché ”gente come me non ne ha bisogno”. Obama ha quindi ribadito come a suo avviso non ha alcun senso tagliare le tasse per i più ricchi.
Obama dispensa ottimismo anche sul terrorismo e a domanda risponde: ‘Al Qaida non è mai stata così debole”.
Grazie ai provvedimenti approvati in questi giorni, ha spiegato poi il presidente, le settimane che hanno seguito le elezioni politiche del 2 novembre ”hanno rappresentato il periodo post elettorale più produttivo di questi ultimi anni”. Non è mancata qualche delusione, prima tra tutte, la mancata approvazione del Dream Act che offre una strada verso la cittadinanza americana ai figli degli immigrati illegali.
Quindi anche un cenno alla questione dell’omosessualità. Obama ha detto di essere favorevole alle unioni civili per le coppie omosessuali, per garantir loro gli stessi diritti che hanno le coppie sposate.