Il Mondiale di Formula 1 è iniziato, ma alla Ferrari sembrano non essersene accorti: zero punti in due gran premi, non accadeva dal 1992, diciassette anni fa. Michael Schumacher potrebbe pagare per tutti, i suoi consigli sulle gomme non hanno portato frutti in Malesia e il rinnovo del contratto appare tutt’altro che scontato. Massa, correndo con pneumatici usurati, non è nemmeno riuscito a qualificarsi per le Q2: forse Schumy aveva calcolato la strategia immaginando di essere ancora lui il pilota della “Rossa”.
Massa (purtroppo) non è Schumacher, non lo è neanche Raikkonen. Il pilota finlandese accusa il team in un inedito “tutti contro tutti” che coinvolge anche il direttore Corse, Stefano Domenicali, che afferma: «Dobbiamo cambiare mentalità e renderci conto che siamo in una condizione diversa rispetto al passato e che quindi dobbiamo affrontarla con un approccio diverso, in pista e a Maranello».
La polemica di Domenicali è con i piloti che, nel dopo-gara, erano stati durissimi con le strategie di squadra.
Raikkonen: «Avevamo una buona posizione poi abbiamo commesso una serie di errori. Problemi al kers? Non è quello l’importante, la gara è stata buttata. Ci sono stati problemi di scelta dei pneumatici. Era impossibile poi fare delle previsioni e abbiamo scelto i pneumatici sbagliati».
Massa, sfiduciato: «In Cina? Cominciamo da zero, avremo qualcosina che migliorerà un poco la macchina. Brawn irraggiungibile anche con la pioggia? Sì».
Se questo è un incubo alla Ferrari si sveglino il prima possibile.