Caldo/ L’eterna promessa: oggi il “picco”, domani cala. Ma è una settimana che ce lo dicono

Meteorologo vil razza dannata: ogni giorno ci dicono che domani, dopo domani al massimo, si tocca il “picco” del caldo e poi è finita, comunque si scende nelle temperature. Peccato che gli annunci somiglino come goccia d’acqua a quel cartello ogni giorno una volta esposto nei negozi e che diceva: «Oggi non si fa credito, domani sì».

È quasi una settimana che ci dicono che domani, anzi oggi, è il massimo e poi rinfresca. Cominciano, anzi continuano a parlare come gli economisti sulla crisi quando dicono: il peggio è passato. Che vuol dire che le cose continuano ad andare male, si limitano, bontà loro, a non andare peggio.

Comunque dicono che martedì le città calde, troppo calde saranno 19. E che i gradi di temperatura superiori a quelli standard di stagione saranno, cinque, sei, forse sette. Vallo a sapere con precisione. Bolzano, Milano, Roma, Catania, Perugia, Venezia, Brescia sopra i 30. Il che vuol dire che i nostri corpi sentiranno una temperatura di poco meno di 40.

Ma dicono che martedì è il “picco” e che mercoledì rinfresca. Dicono… Spinti anche dalla nostra voglia matta di sapere. Qualcosa devono dire. Se dicessero la verità, e cioè che oltre le 24/36 ore le previsioni scientificamente “scadono” come alimenti a tempo, allora non li ascolteremmo più. Così invece stiamo a sentirli, più come aruspici che come scienziati del clima.

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