L’interessamento di Clinton è stato confermato oggi dal ministero degli Esteri di Seul: ma, almeno finora, non sembra aver sortito lo stesso effetto positivo di cui hanno beneficiato le due americane. In giornata il Ministero sudcoreano per l’Unificazione ha infatti avviato i consueti contatti di routine con le autorità comuniste, sondando il terreno per capire se la mediazione di Clinton avesse raccolto un nuovo successo.
Da Pyongyang la replica è stata secca: «Al momento un’istituzione competente sta conducendo indagini approfondite» sulla vicenda del peschereccio. Ma sulla liberazione dei marinai e dell’altro cittadino è giunto un “no” secco. Quest’ultimo anzi sta scontando una detenzione più lunga rispetto a quanto mediamente è avvenuto in casi analoghi.