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Cortometraggio di Noemi Letizia/ Il regista Carlo Fumo smentisce la bocciatura di “Scacco Matto” al Festival “Universo Corto” di Pisa: “E’ tutta una bufala”

di admin |7 Luglio 2009 21:16

Il cortometraggio «Scacco Matto», in cui ha recitato Noemi Letizia (la diciottenne più famosa d’Italia dopo la festa di Casoria  per il suo compleanno, cui partecipò il premier Silvio Berlusconi), non è stato bocciato dalla giuria della rassegna di cortometraggi «Universo corto» di Pisa, come aveva detto l’ufficio stampa del Festival.

«Si è trattato di una strumentalizzazione – ha affermato Carlo Fumo, il regista del film, commentando la notizia su Blitz – Il mio lavoro iscritto a 18 festival non avrebbe potuto partecipare a “Universo Corto” in quanto il concorso è riservato agli iscritti all’università e io non lo sono. Tuttavia,  sono stato contattato dall’organizzatore Francesco Monceri su Facebook che mi ha chiesto notizie sul film e mi ha assicurato la partecipazione pur non avendo i requisiti nè pagato l’iscrizione: tutto questo è assurdo. Non si può ledere l’immagine di chi come me lavora da tanti anni solo per farsi della pubblicità in modo indegno». «Gli ho poi inviato una copia del dvd e successivamente Monceri mi ha scritto che il film non era ammesso».

Nessuna spiegazione sul motivo della bocciatura, mentre sui giornali si scrive che «lo stile è troppo Pulp Fiction e la trama è complicata».

Invece, spiega Fumo, “Scacco Matto” non i requisiti previsti dal regolamento del Festival:

Al punto 4 c’è la “quota di iscrizione di euro 10,00”.
Il regista precisa: per «Scacco Matto non ho mai pagato la seguente somma».

Al punto 5 c’è “Certificato di iscrizione ad un’Università italiana o straniera per l’anno accademico in corso (a.a. 2008-2009), ovvero ad un corso di specializzazione post-lauream”.
Fumo fa notare: «Non sono iscritto a nessuna Università».

Fra le norme generali: “Durata max delle opere 15 minuti”.
Il filmaker puntualizza che «”Scacco Matto” dura 20 minuti».

E a proposito del corto Fumo aggiunge: «Il mio lavoro, elogiato dal regista Giuseppe Ferrara, è in finale al Festival internazionale in provincia di Reggio Calabria, è stato presentato all’Anteo di Milano e portato in alcuni licei».

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