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Crisi e consumi: vincono i prodotti a basso costo

di admin |23 Aprile 2009 16:24

I prodotti «low cost» si diffondono nei paesi occidentali, complice l’attuale crisi economica e la necessità per le famiglie di limitare le spese.

Un esempio è la catena di grande distribuzione statunitense Wal-Mart, la più grande del mondo: i suoi ricavi di marzo hanno avuto una crescita di 1,4 per cento rispetto allo scorso anno, per un fatturato totale pari a 36,206 miliardi di dollari.

Anche l’inglese Tesco ha comunicato un aumento del 15 per cento delle vendite per l’ultimo anno fiscale. L’amministratore delegato di Tesco, Terry Leahy, ha preannunciato un lieve miglioramento sulle vendite in alcuni mercati come Cina, Europa centrale e Gran Bretagna.

Un segnale che la crisi sta finendo, forse? «È troppo presto per annunciare una ripresa», si è affrettato a dire Leahy. Il gruppo francese Carrefour la scorsa settimana ha annunciato il suo primo trimestre di calo nelle vendite degli ultimi sei anni.

«I risultati delle vendite al dettaglio non sono stati così negativi come ci si aspettava, ma la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro – ha commentato il direttore industriale di Euromonitor International, una compagnia di ricerca con base a Londra – Le recessioni sono sempre un po’ più lunghe e profonde di quanto le persone si aspettano». Basti pensare alle conseguenze della Grande Depressione americana degli anni Trenta, una delle possibili cause della seconda guerra mondiale.

Carlotta Macerollo
(Scuola Giornalismo Luiss)

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