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Europee/ Il nuovo Parlamento: affermazione dei popolari, crollano i socialisti. La sorpresa sono i verdi

di Warsamé Dini Casali |8 Giugno 2009 10:01

L’Europa al voto assegna la vittoria ai conservatori. A parte la Grecia i partiti socialisti perdono consensi ovunque: crollano in Francia e Gran Bretagna, mentre Zapatero in Spagna deve cedere il passo ai popolari. Bene Sarkozy, giù la Merkel, pessima prova del Labour nel Regno Unito dove Brown si è visto scavalcare anche dai liberali.

Le elezioni consegnano la nuova composizione del Parlamento europeo: i Popolari conquistano la maggioranza relativa con 265 seggi, ai socialisti assegnati 184 seggi. I liberali avranno 83 seggi, i verdi 50, le sinistre 36, la destra 25, il gruppo indipendente 21, gli altri 72.

Il nuovo Parlamento conterà meno componenti rispetto al passato: 736 rappresentanti contro i 785 precedenti.

Il centro-destra dei popolari ha registrato un’affermazione abbastanza netta, a scapito del consistente arretramento dei socialisti.

L’avanzata dell’estrema destra e dei movimenti euroscettici, preannunciata dalla travolgente vittoria registrata in Olanda dal movimento xenofobo e anti-islamico di Geert Wilders, c’é stata, ma in misura meno marcata di quanto avesse fatto temere il risultato olandese.

La sorpresa maggiore, almeno rispetto alle previsioni, è venuta dal risultato conseguito dalle formazioni ecologiste. In Francia il movimento guidato da Daniel Cohn-Bendit ha più che raddoppiato i suoi consensi, così come accaduto anche in Danimarca e Grecia e ora il gruppo dei verdi in Europa è dato in grande crescita.

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