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Indonesia/ Scommettono pochi centesimi a “testa o croce”. Dieci bambini condannati per scommesse illegali

di Emiliano Condò |11 Agosto 2009 10:51

Scommettevano l’equivalente di sette centesimi di euro giocando a “testa o croce”. Per questo, dieci bambini di età compresa tra 8 e 15 anni, sono stati condannati in Indonesia per “scommesse illegali”.

I bambini sorpresi a scommettere sono stati tenuti in un carcere minorile per oltre un mese e liberati solo dopo forti proteste da parte dell’opinione pubblica. Ma la loro vicenda è tutt’altro che conclusa, perchè il sistema legale indonesiano va avanti.

Per  Christine Tambunan, avvocato presso il “Legal Aid Institute”, un’associazione che offre assistenza legale gratuita e che rappresenta i bambini, è « semplicemente illogico». «Raramente – ha detto l’avvocato – ho visto il sistema legale applicato in modo cosi sproporzionato».

Una vicenda iniziata lo scorso  29 maggio quando i bambini, tutti di famiglie molto povere e che lustravano le scarpe all’aeroporto per guadagnarsi qualche spicciolo, sono stati arrestati.  La detenzione li ha inoltre costretti a saltare l’esame scolastico: i bambini, quindi,  dovranno ripetere l’anno.  Il  27 luglio, poi, è arrivata anche la condanna.

Unica concessione del giudice è stata quella di non rimandarli in prigione per diversi anni, come prevede la legge, ma metterli sotto la tutela degli assistenti sociali fino all’età matura, ma ormai loro fedina penale li identifica come criminali.

La Tambunan intanto è ricorsa in appello  nella speranza che i bambini ottengano l’assoluzione definitiva, ma ancora non è stata fissata una data per il nuovo processo. Per l’avvocato: «I bambini giocavano, non c’è stato nessun crimine. Il loro nome al momento è macchiato e questo gli potrebbe creare problemi, quando da adulti cercheranno lavoro».

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