Il leader del Cremlino spiega di aver chiesto al ministro della Difesa di definire, in seguito alla richiesta dei leader delle due repubbliche, “come organizzare la presenza delle truppe russe e di nostre basi militari”. Da oggi Mosca stabilisce anche relazioni diplomatiche con Ossezia del Sud e Abkhazia, e contemporaneamente, annuncia sempre Medvedev, “verranno avviate azioni per firmare accordi per l’amicizia, la cooperazione e l’assistenza reciproci”.
Nelle due repubbliche ci sarà un contingente totale, quindi, di 7.600 uomini, nettamente superiore a quello presente prima degli scontri con la Georgia dello scorso mese, quando la Russia aveva una forza di peacekeeping di mille uomini in Ossezia del Sud e 2.500 in Abkhazia. Ora quasi quattromila unità, ha annunciato il ministro della Difesa Anatoly Serdyukov, faranno base a Dzhava e a Tskhinvali, in Ossezia, mentre il resto delle truppe in Abkhazia “staranno dove c’era il nostro contingente di pace ma in futuro dovremo definire posti concreti dove sistemarle”.
Riguardo alla presenza di osservatori internazionali in Georgia, voluta dall’Unione europea, il presidente russo ha detto che saranno i benvenuti: “Spero che come minimo questo impedirà al regime militare georgiano di commettere azioni idiote” ha aggiunto durante il colloquio con il ministro della Difesa Serdyukov secondo quanto ha riferito un portavoce del Cremlino.