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SONDAGGIO REPUBBLICA: SALE FIDUCIA NEL GOVERNO

di admin |8 Giugno 2008 23:51

La Repubblica pubblica un sondaggio secondo cui cresce la fiducia nel governo. Lo riportiamo di seguito:

La luna di miele continua. A meno di due mesi dalle elezioni la fiducia nel governo Berlusconi cresce. Valicando i confini di coloro che l’anno votato e guadagnando consensi anche tra coloro che, il 13 aprile, non hanno scelto il Pdl. A leggere il sondaggio realizzato da Ipr Marketing per Repubblica.it, quella che viene fotografata è una situazione in cui il governo può contare su una fiducia che si attesta al 55%, in crescita di sei punti rispetto alla rilevazione fatta un mese fa. Un consenso che travalica i voti presi da Pdl, Lega ed Mpa. E che trova conferma nel 59% raggiunto dal premier. Tra i ministri, invece, explot del titolare della Funzione pubblica Renato Brunetta.

Governo. Rispetto a giugno cresce la fiducia in Berlusconi e nell’esecutivo. In entrambi casi è un più 6% che promuove le prime mosse del governo e del premier. Certo, non si arriva al 65% sbandierato ieri da Berlusconi durante l’assemblea di Confindustria, ma è comunque un dato che può far dormire sonni tranquilli al premier. Che, come detto, viene visto che favore anche da chi non l’ha votato. In netto calo, ovviamente, la percentuale di chi dice di avere poca o nessuna fiducia nel premier (-7%) e nel governo (-5%).

Ministri. Sono 6 i ministri che ricevono un livello di fiducia pari o superiore al 60%. Cambio della guardia nelle posizioni di vertice. Giorgia Meloni, titolare delle Politiche giovanili, perde lo scettro che aveva conquistato lo scorso mese e lo cede al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti che sale di 6 punti percentuali e arriva al 62%. Confermandosi anche come il ministro più noto: 94% a pari merito con Umberto Bossi. Ma il vero exploit è quello del responsabile della Funzione pubblica Renato Brunetta.

Impegnato da giorni nella trattativa per la riforma del pubblico impiegno, protagonista delle prime pagine per alcune uscite sui dipendenti statali che hanno creato polemica e che gli hanno fatto avere ben 21 punti in più per quanto riguarda la notorietà, Brunetta guardagna 16 punti in un mese (dal 45% al 61%) e si piazza al secondo posto affiancando il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Anche la quarta piazza è divisa a metà tra il ministro dell’Interno Bobo Maroni e il titolare del Welfare, Maurizio Sacconi che guadagna sette punti in un mese e arriva al 60%. Segno meno solo per la Meloni, per il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto (dal 42% al 41%) e per il fanalino di coda Maria Stella Gelmini, titolare dell’Istruzione e dell’Università, che chiude la classifica al 36% (-3%).

E a testimonianza che la notorietà, a volte, non significa fiducia, basta vedere il dato di Mara Carfagna. Il ministro delle Pari opportunità, anche in virtù del suo passato da starlette della tv, in questo mese è stata spesso sulle pagine dei giornali. Risultato 16 punti in più di notorietà, ma una fiducia inchiodata al 38%. In penultima posizione.

I partiti. Anche in questo caso si conferma la tendenza. Cresce di 4 punti il Pdl (dal 46% al 50%), mentre calano tutti gli altri: la Lega (dal 31 al 30%), l’Idv (dal 46 al 45%), il Pd (dal 38 al 36%). Peggio di tutti fa l’Udc di Pier Ferdinando Casini che perde 4 punti e passa dal 22 al 18%.

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