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Milano invasa dalle zanzare tigre, e ci si mette anche la burocrazia

di Emiliano Condò |16 Luglio 2010 9:33

Tornano ogni anno più aggressive e assetate di sangue. Se poi ci si mette la burocrazia è un problema. A Milano succede che le zanzare tigre sono tornate alla carica come ogni anno, con l’aggravante di una sentenza del Tar che ha bloccato un appalto vinto dalla facoltà di agraria per il monitoraggio delle zanzare.

Lunga vita alle “succhia sangue”, quindi. Anche perchè, nonostante una disinfestazione avviata a marzo dal Comune – 200 mila euro il costo dell’impresa – le zanzare sono tutte regolarmente ai loro posti di combattimento. Spiega l’esperto, l’entomologo dell’Università Statale di Milano Carlo Lozzia che sperare di debellarle è un’utopia: “Gli interventi sul verde pubblico non possono bastare nelle grandi città. I privati dovrebbero fare la loro parte. Il monitoraggio, invece, è cruciale per seguire l’andamento della popolazione”.

E i numeri della specie non fanno essere ottimisti: per ogni zanzara uccisa ne nascono trecento. In una settimana ogni femmina, la sola che punge visto che le serve il sangue per far crescere le uova, dà alla luce 6-8 “zanzarini”. E il caldo umido delle grandi città è il loro habitat ideale.

Tra i luoghi più a rischio ci sono le grandi arene all’aperto, quelle di performance teatrali e concerti. A Milano ne sanno qualcosa: il concerto del tenore Carreras sul Duomo è stato guastato proprio dall’appetito delle zanzare tigre.

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