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John Berger morto: addio al saggista, poeta e pittore, aveva 90 anni

di admin |2 Gennaio 2017 22:26

John Berger morto: addio al saggista, poeta e pittore, aveva 90 anni

ROMA – John Berger è morto all’età di 90 anni nella sua casa di Parigi, in Francia, il 2 gennaio. Il saggista, poeta e pittore che è stato uno dei narratori dell’arte più influenti della sua generazione è morto dopo un anno di malattia. La sua opera più famosa, G., ha vinto il prestigioso Booker Prize nel 1972, diventando un testo di riferimento per la storia dell’arte e  il saggio introduttivo alla critica d’arte. Un libro che diede anche il via ad una serie di docimentari prodotti dalla Bbc e che ha visto John Berger come autore televisivo.

Non solo uno scrittore, Berger è stato poeta, drammaturgo e giornalista cinematografico nella sua lunga carriera che ha visto l’intreccio di passione per l’arte e impegno politico, come scrive Repubblica sul suo sito:

“Collaborava con il quotidiano El Paìs. The Guardian lo aveva definito di recente “uno degli scrittori più influenti della sua generazione”. Nato a Hackney, Londra, il 5 novembre del 1926, figlio di un ufficiale di fanteria, aveva frequentato un collegio di formazione per ufficiali dell’esercito dell’impero britannico.

A sedici anni aveva lasciato il collegio per iscriversi alla scuola di belle arti apprezzando – come ha raccontato due anni fa a Roma, dove aveva partecipato alla presentazione del suo volume, edito da Contrasto, Capire una fotografia – soprattutto le opere e gli artisti con un contenuto sociale e politico. Poi venne la guerra, dopo il ’43 si arruolò nella British Army, alla fine degli anni Quarante iniziò la carriera di pittore esponendo le proprie opere in alcune gallerie londinesi. Nei decenni successivi la sua attività andò dall’impegno contro il nucleare al sostegno nei confronti degli artisti dissidenti dell’Unione sovietica e dei giovani che animarono la Primavera di Praga. A metà anni cinquanta pubblica saggi di critica d’arte, nel 1958 il primo romanzo, A painter of our time.

Da sue sceneggiature, il regista svizzero Alain Tanner ha tratto i film Jonas che avrà vent’anni nel 2000 e Gli anni luce. Tra i suoi libri di narrativa tradotti in Italia si ricordano Qui, dove ci incontriamo (2005), Una volta in Europa (2003), Lillà e Bandiera (2006), Festa di nozze (1996), Ritratto di un pittore (1961), Questione di sguardi (1998) e Sul guardare (2003)”.

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