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“Tutte le bugie del governo Monti”: l’accusa di Travaglio ai quotidiani

di admin |8 Settembre 2012 19:44

ROMA – Tutte le bugie di Mario Monti. Così Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano definisce i “nove mesi di annunci” del governo Monti, annunci che “per i giornali diventano riforme”. Travaglio accusa i quotidiani di amplificare le frasi dei ministri “danno l’impressione di un Paese che ha cambiato marcia. Compiendo riforme epocali. Ma la realtà è diversa”. Questo l’articolo del giorno che vi propone Blitz Quotidiano.

Travaglio scrive:

“Ci siamo dati la consegna del silenzio”, rispondevano i nuovi ministri tecnici nei primi giorni del sobrio governo Monti. Poi Monti andò a Porta a Porta e si aprirono le cateratte. Una cascata di esternazioni, annunci, promesse, proclami, boutade, intimazioni, giuramenti, ultimatum, penultimatum, scadenze, slogan, parole d’ordine ma soprattutto in libertà. Intendiamoci. La politica delle chiacchiere non è una novità: i partiti ci campano da almeno trent’anni. 

Faremo, bisogna fare, è urgente fare… Ma l’informazione li ha sempre presi col beneficio di inventario: c’era sempre, nella politica e nei media, una maggioranza che li rilanciava e un’opposizione li respingeva al mittente. Ora invece, nell’èra dei tecnici, l’opposizione è talmente esigua (soprattutto sui media) che gli annunci del governo diventano titoli di giornale e di telegiornale e, siccome sono pochissimi a rintuzzarli, assumono un carattere di ufficialità e neutralità (tecnica, appunto) che ne fa quasi dei dogmi di fede. Ipse dixit. Infatti, nei titoli della stampa e dei tg, tendono a scomparire le virgolette che li attribuiscono al ministro tizio o caio. Così l’annuncio diventa un fatto assodato, già avvenuto, una notizia in sé.[…]”.

 

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