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DA QUANDO SANTORO SI E’ TINTO DI BIONDO

di admin |13 Dicembre 2008 7:24

di Filippo

Ho ascoltato – seppure non con particolare attenzione – la telefonata del presidentissimo Berlusconi a Floris. Devo dire che i programmi di approfondimento politico assomigliano ormai moltissimo ai talk show (anche se scopro l’acqua calda perché il tema della spettacolarizzazione della politica ormai puzza di muffa). Del resto da quando Santoro si è tinto di biondo assomiglia sempre di più alla De Filippi. Mi sembra quindi giusto che il presidente Berlusconi, anche per ragioni di par condicio (è lui o non è lui a pagare allo stipendio alla De Filippi?) si adoperi per aumentare l’audience dei programmi Rai con le sue godibili boutades, così intrattenendo in prima serata i suoi elettori. E con che piglio: gagliardo come un ventenne – lo dice lui – si esprime con tonitruanti accenti da ammaliatore di folle. Povero Bersani. E’ incappato nel nichilismo fiammeggiante che fa del sinistro volto della sinistra il suo vessillo e il fregio per il suo ammaccato usbergo. Si tratta però di una facondia che non feconda (cioè parole sterili e pure alla fine poco divertenti). Ho come l’impressione che il presidentissimo abbia i carboni bagnati (nemmeno Bersani però mi sembra abbia brillato per acutezza di pensiero) . Poche scintille. Forse hanno tutti bisogno (a destra e sinistra) di nuovi autori. Oppure è l’influenza della Chiesa. I politici, a furia di praticare in modo generalizzato il cogitus interruptus per evitare «concepimenti» molesti, hanno drasticamente incrementato la proliferazione delle chiacchiere inutili e orfane, che non dovrebbero trovare spazio in uno Stato civile (nel senso di nazione, non di registro). Credo che se incrementassimo la natalità nazionale con lo stesso tasso di crescita della (sterile) logorrea politica avremmo risolto il problema demografico.