Europa svegliati, l’America ti abbandona nelle mani di Putin, un francese spiega perché serve l’esercito europeo

di Sergio Carli
Pubblicato il 6 Settembre 2021 - 00:10 OLTRE 6 MESI FA
Europa svegliati, l'America ti ha abbandonato nelle mani di Putin, un francese invoca l'esercito europeo

Europa svegliati, l’America ti ha abbandonato nelle mani di Putin, un francese invoca l’esercito europeo

Europa svegliati, è il momento cruciale per costituire un esercito europeo. L’America ci ha abbandonato, preferisce Putin, migliore e più utile alleato nello scontro finale con la Cina. L’ombrello americano si è chiuso 

Abbiamo bisogno della Nato più che mai. L’unico modo per farla durare nel tempo è trasformare l’Europa in un attore strategico.

In poco più di 700 parole, Bernard Guetta, giornalista francese di alto bordo, delinea uno scenario strategico che dà i brividi. E porta un bel po’ d’acqua alla marea marea montante verso un esercito comune europeo.

Il fatto che a sostenere l’ardita tesi sia un francese, dà un segno dei tempi cambiati. 60 anni fa, l’italiano Alcide De Gasperi e il tedesco Konrad Adenauer furono bloccati dal francese Charles De Gaulle.

A quei tempi Guetta andava all’asilo ma c’è da credere, conoscendolo e conoscendone il carattere tutt’altro che remissivo, che non avrebbe retto la coda a De Gaulle.

 Oggi sono i tedeschi a mettere paletti (la nuova difesa europea non deve costare ai singoli Paesi più di oggi), rischiando di trasformare il dibattito in una assemblea di condominio.  5 mila uomini, no almeno 60 mila, no tutti assieme e integrati. Pensate che interessi verrebbero turbati: dagli appalti delle mense all’acquisto di aerei e carri armati.

Europa, la variante inglese post Brexit per un esercito comune

A parlarne tra i primi è stato il presidente italiano, Sergio Mattarella. Poi c’è da tenere conto della variante inglese, il cui revanscismo imperiale si è solo accentuato con Brexit. In questo caso la Nato potrebbe costituire l’anello di congiunzione fra i due eserciti. Può essere, ma gli inglesi non sono così ingenui da non considerare che la mancata invasione tedesca nel ’40 (e quella francese ai primi dell’800) non dipesero dalle qualità militari britanniche.

Quando il duca di Normandia, Guglielmo (giustamente detto poi il Conquistatore) decise di invadere la Gran Bretagna, se la pappò in un boccone. E i discendenti di quell’esercito costituiscono ancora oggi,  mille anni dopo, la base della classe dirigente inglese e un po’ del sangue di Guglielmo scorre nelle vene di Elisabetta e del prossimo re Carlo.

 Il XXI secolo, avverte Guetta, è iniziato a Kabul nell’estate del 2021.  Proprio come il XX secolo ebbe inizio a Sarajevo nell’estate del 1914,

“Svegliamoci, avverte, perché gli americani, dovendo affrontare la Cina, un giorno potrebbero preferire una Russia forte a un’Unione inesistente. Potrebbero avere riguardi per il Cremlino e trovare un’intesa piuttosto che andare a morire per Tbilisi, Vilnius o Kiev. 

“Abbiamo bisogno dell’Alleanza atlantica più che mai e l’unico modo per farla durare nel tempo è trasformare l’Europa in un attore strategico.  Se le sue capitali restassero incapaci di dotarsi di una Difesa di nome e di fatto, gli Stati Uniti non avrebbero motivo di correre in aiuto di alleati simili.

Il tabù di una Difesa comune europea è già stato intaccato dall’elezione di Trump

Adesso Biden ha fatto capire ai 27 Stati membri quello che loro non avevano ancora ammesso. 

Gli europei, “invece di perdere tempo a litigare sull’accoglienza ai rifugiati afghani”, farebbero meglio a chiedersi “come reagirebbero gli Usa nel caso in cui Putin marciasse su Kiev o annettesse l’Ucraina orientale”.

Non sarebbero certi di niente “dopo che nel 2008 Bush si è limitato a osservare l’invasione russa della Georgia, dopo che nel 2013 Obama è rimasto immobile quando il regime siriano ha fatto uso di armi chimiche, dopo che Biden provoca l’umiliazione nazionale pur di ritirarsi da Kabul a ogni costo”.

Quel che è peggio è che quello che “sappiamo noi lo sa anche Putin. Il Cremlino oggi è convinto che una reazione americana non ci sarebbe. Neppure se dislocasse i suoi mercenari nei Balcani. Se aumentasse la sua presenza nel Baltico, in Libia e nell’Africa subsahariana. O se, in futuro, facesse fronte comune con i generali algerini”.

Aux armes europeens: “Prima di trovarci scoperti di fronte alla dittatura russa, cinese e perfino turca, svegliamoci! La cavalleria americana non arriverà una terza volta a salvare l’Europa”.