Esercito Ue, lo sognavano De Gasperi e Adenauer: Europa sola e minacciata, ora è necessario ma c’è di mezzo Macron

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 29 Agosto 2021 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA
Esercito Ue, lo sognavano De Gasperi e Adenauer: Europa sola e minacciata, ora è necessario ma c'è di mezzo Macron

Esercito Ue, lo sognavano De Gasperi e Adenauer: Europa sola e minacciata, ora è necessario ma c’è di mezzo Macron

Esercito europeo per fermare il declino dell’Occidente. O almeno il declino della sua credibilità, franato con lo  “scoordinato ritiro dall’Afghanistan” ( copyright gen. Mario Arpino ). Sono tornati i terroristi, la strage di Kabul si teme sia solo l’inizio. 

Mezzo milione di afghani sono in fuga ( fonte  ONU ). Al Qaeda non è stata affatto “ sradicata “ come ha detto Biden e la branca locale dell’Isis (la famigerata IS-Khorasan) è cresciuta. L’America ha le sue colpe. Dopo vent’anni di guerra ( poche storie, chiamiamo le cose col suo nome ) e 2.300 dollari spesi, gli USA hanno riconsegnato il Paese ai Talebani. Un capolavoro .

Nessuno si fiderà più di questa America. E gli yankee hanno inguaiato pure noi. Cioè l’Europa è finita davanti ad un bivio: assumersi le proprie responsabilità o rinchiudersi nell’angolo della irrilevanza.

Brutto segno: l’Occidente sembra quasi rassegnato. Ha perso il predominio (netto) che ha avuto sull’Oriente per cinque secoli grazie a “sei killer applications” come Nial Ferguson insegna nella prestigiosa Harvard University. E cioè: competizione, rivoluzione scientifica (i grandi progressi nei vari campi, dalla fisica alla chimica),stato di diritto, medicina moderna, società dei consumi.

Infine l’etica del lavoro che ha permesso di  combinare un lavoro più estensivo e intensivo con un più elevato tasso di risparmio che ha agevolato una sostanziosa e duratura  accumulazione di capitale. Oggi non è più così. Oggi ci prendono la scena Singapore, Taiwan, Corea del Sud, Cina.

Esercito per proteggere i fannulloni del mondo

Dicono ad Harvard che “gli   europei sono i fannulloni del mondo“. Esagerati. E documentano che lavoriamo meno degli americani e molto meno degli asiatici. Come dire: con questo andazzo dove pensate di andare?

Certo, nessuna civiltà è eterna. La storia lo insegna. È caduto ( gradualmente ) l’impero romano, prima incarnazione della civiltà occidentale. Sono spariti gli Inca, i Ming in Cina, la monarchia borbonica in Francia, l’impero ottomano, l’impero giapponese che nel 1942 registrava la massima estensione territoriale. Tre anni dopo non c’era più. L’impero britannico in meno di dodici anni si è squagliato concedendo l’indipendenza a Birmana, Egitto, Ghana, India, Israele, Giordania, Malesia, Pakistan, Ceylon, Sudan. E non dimentichiamo il crollo dell’Unione Sovietica che già scricchiolava nell’era Breznev. Cinque anni dopo l’ascesa di Gorbaciov ( 1985 ) era in frantumi.

Come finirà l’Occidente? E l’Europa? Serve innanzitutto uno scatto di orgoglio, almeno per rallentare il declino. Serve che i burosauri di Bruxelles pensino concretamente di avere un proprio esercito, come suggeriscono molti analisti. È urgente ora che gli americani e la NATO sono superati dagli eventi e dalla loro evanescenza. L’Europa ora è sola, l’età dell’innocenza è finita ail 15 agosto. L’Europa è più piccola in un mondo sempre più grande e minaccioso. Gli americani hanno salutato la compagnia e noi siamo diventati adulti.

L’Esercito europeo? Qualcosa si muove, la Merkel ne ha già parlato all’Europarlamento.  De Gasperi e il vecchio cancelliere tedesco Adenauer –  due dei quattro padri fondatori della Comunità europea – sognavano l’esercito europeo già nei primi anni ‘50. Poi arrivò Charles de Gaulle e affossò tutto. Sessant’anni dopo ci tocca Macron.

Oddio. Se stavolta non c’è la fa frau Merkel – la “ donna più potente del mondo “ secondo Forbes  Magazine, ma ancora per poco – siamo fritti. Il futuro  – diceva Eleonora Roosevelt – appartiene a chi crede nella bellezza dei sogni.