L’Imu è una “imposta patrimoniale progressiva”, parola di Eugenio Scalfari, non di Berlusconi. Probabilmente Scalfari, che povero non è come tanti sostenitori del rigore, di Monti e anche del Pd, ha sentito sui mattoni delle case sue e dei suoi cari la morsa della tassa inventata da Berlusconi e Tremonti e di cui Monti non ha esitato a farsi vanto, salvo poi rinnegarla almeno un po’.
Ha scritto Scalfari su Repubblica, domenica 10 febbraio:
“È stato detto tutto il dicibile sulla proposta berlusconiana di abolire l’Imu sulla prima casa rimborsandone entro un mese l’ammontare pagato dai contribuenti. Ma non è stato ancora ricordato un punto di fondo: l’Imu varata nel dicembre 2011 è un’imposta patrimoniale progressiva: i proprietari d’una casa di lusso, con più elevata rendita catastale, situata in quartieri di prestigio, hanno pagato con aliquote progressive”.
Poi un allarme contro Berlusconi:
“Su 3,9 miliardi di gettito l’abolizione prospettata da Berlusconi sarebbe un grosso regalo ai proprietari di reddito medio alto e altissimo e un’elemosina di pochi spiccioli alla massa dei contribuenti. L’imposta progressiva una volta abolita si trasforma in un beneficio “regressivo” che premia pochi ricchi e fa elemosina a molti poveri. Questo è il vero e maggior difetto della velleitaria proposta”.
Ma resta il fatto che anche per Scalfari la patrimoniale in Italia c’è già.