Smog, blocchi auto e stop al diesel da Nord a Roma. Ma le caldaie inquinano molto di più

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 14 Gennaio 2020 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
torino smog ansa

Torino avvolta da una cappa di smog (Ansa)

ROMA – L’emergenza smog si allarga: dopo le città del Nord, l’Emilia Romagna e la Toscana, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso di limitare il traffico in città arrivando a bloccare anche le auto diesel Euro 6 in due fasce orare.

Tutto questo avviene mentre si continua a sottovalutare un aspetto molto importante: non sono le auto, o in generale i mezzi di trasporto su gomma, le principali responsabili della presenza di Pm10 nell’aria delle città italiane. La colpa è degli impianti di riscaldamento. Le caldaie, stufe e caminetti attive solo da metà ottobre fino al massimo ad aprile, sono responsabili infatti di più del 60% delle polveri sottili.

Si dovrebbe avere il coraggio di intervenire su questo aspetto limitando magari l’utilizzo in maniera drastica. Invece si preferisce continuare a criminalizzare il settore dei trasporti senza dare una valida alternativa (questo avviene di sicuro a Roma, città che ha dei trasporti pubblici decisamente inefficienti), alla mobilità cittadina. 

Smog, limitazioni a Torino, Milano, Firenze, Pianura Padana, Roma

A Torino le limitazioni del traffico in vigore in questi giorni sono state confermate fino a giovedì 16 gennaio:  blocco dei veicoli diesel fino agli Euro 5 e a benzina Euro 1 (stabilite le fasce orarie per il trasporto di persone e per le merci). In città, il rischio che si arrivi al blocco totale è molto probabile: la nuova rilevazione dell’Arpa è prevista per giovedì e potrebbe fal allargare l’estensione oraria dei divieti. Dal Piemonte viene chiesto a Bruxelles un fondo europeo dedicato alle emergenze ambientali e un piano Marshall contro lo smog, “servirebbe almeno 1 miliardo subito” dice la Regione attraverso l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, che alla sindaca di Torino Chiara Appendino chiede mezzi pubblici gratis durante i blocchi.

A Milano, lunedì è stato il settimo giorno consecutivo con valori medi di Pm10 sopra il limite (50 microgrammi al metro cubo) e si confermano le misure temporanee di primo livello (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 diesel, spegnimento dei motori in sosta, limitazioni all’uso della biomassa legnosa per il riscaldamento domestico, riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni e divieto di combustioni all’aperto, cioè falò, barbecue, fuochi d’artificio).

Stesse misure da oggi nei Comuni con più di 30mila abitanti e su base volontaria in quelli nelle province di Monza e Cremona.

In Veneto confermato il livello arancione (dopo quattro giorni consecutivi di superamento del limite del Pm10). Nel Comune di Venezia da lunedì 13 e fino a nuova comunicazione limitazione al traffico tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30 di ciclomotori, motocicli e veicoli più inquinanti.

Nuova ordinanza antismog a Firenze e in parte della provincia. Da oggi fino a sabato 18 gennaio entrano in vigore disposizioni a tutela della salute dei cittadini, adottate da Palazzo Vecchio e dai Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Bagno a Ripoli dopo che l’Arpat ha rilevato quattro sforamenti del Pm10 negli ultimi sette giorni.

Scatta il semaforo rosso anche in Emilia-Romagna: negli ultimi tre giorni i livelli di Pm10 hanno sforato in Emilia, al netto dell’area metropolitana di Bologna, e nella Bassa Romagna. Da oggi – e fino a giovedì compreso – nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna saranno in vigore le misure emergenziali (dallo stop a certi veicoli diesel al divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico all’abbassamento delle temperature nelle abitazioni e nei locali commerciali).

Roma, polveri sottili superiori alla norma in 8 centraline

A Roma, lo stop ai diesel da Euro 3 a Euro 6 è all’interno della Ztl “Fascia Verde” in due fasce orarie. Il blocco è stato deciso dopo che per il settimo giorno consecutivo i livelli di concentrazione delle polveri sottili sono stati superiori alla norma.

I dati di Arpa Lazio riferiti a lunedì pomeriggio riportano uno sforamento in 8 centraline su 13 del valore massimo tollerato di Pm10 nell’aria, fissato alla quota di 50 microgrammi per metro cubo per evitare possibili rischi per la salute. Oltre i limiti i valori segnati a: Arenula (52), Preneste (55), Magna Grecia (64), Cinecittà (67), Fermi (58), Bufalotta (54), Tiburtina (71) e Malagrotta (59). La mattina erano invece solo 4 le centraline. Visto il perdurare dell’inquinamento atmosferico per la giornata di oggi il Campidoglio ha stabilito il blocco totale dei veicoli Diesel, anche quelli Euro 6, decisione che crea del “terrorismo psicologico” secondo la Lega. Il Pd attacca invece la sindaca Raggi che “dopo quasi tre anni non è riuscita a fare nulla contro l’inquinamento”. Per Legambiente Lazio, lo stop del Campidoglio arriva tardi mentre secondo Coldiretti servono interventi strutturali con la diffusione del verde pubblico e privato.

fonte: Ansa, Sole 24Ore, Agi