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Berlusconi: “Spread? Che ce ne frega”. “Candido 10% degli attuali, anzi no…”

di Alberto Francavilla |11 Dicembre 2012 13:34

Berlusconi (foto Lapresse)

ROMA – “Lo spread è un imbroglio, con Monti stiamo sempre peggio, se il Pdl si dividesse potrebbero esserci dei vantaggi”. Berlusconi comincia da “La telefonata” su Canale 5 l’assedio mediatico promesso in vista delle elezioni politiche. E basta parlare dello spread per portare il differenziale tra Bund a quota 360, ben al di sopra dei numeri delle ultime settimane, quando rasentava quota 300 (poi è risceso sotto quota 350). E Monti ha prontamente risposto: “Gli italiani sanno come funziona lo spread, non sono sprovveduti”.

Poi Berlusconi ha promesso il rinnovamento del Pdl: “Candideremo solo il 10% di quelli che attualmente solo in Parlamento”. Per poi rettificare: “Parlavo solo di quelli che fanno i politici di professione, questa percentuale non vale per chi fa anche un altro lavoro”.

Spread

Berlusconi ha parlato, come sua abitudine, a 360 gradi. Incipit con uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia, lo spread“Ma a noi che ci importa dello spread? È un imbroglio, un’invenzione”. E lo spread, che aveva aperto la mattina a quota 349, sale immediatamente a 360 punti.

E ancora, la spiegazione nel dettaglio: ”Cosa ci importa di quanti interessi il nostro debito pubblico paga a chi investe nei nostri titoli rispetto a quello che pagano gli investitori che investono nel debito pubblico tedesco. Siamo andati avanti da quando c’è l’euro a pagare il 4,3 per cento, la Germania il 3,3 per cento, poi la Germania ha deciso di fare una cosa nel suo interesse ordinando di vendere tutti i titoli del tesoro italiani, a quel punto i fondi americani e internazionali hanno pensato che se la Germania vende, ci sara’ sotto qualcosa e hanno iniziato a vendere anche loro. Gli investitori dunque per investire nel nostro debito pubblico e in quello dei paesi ‘cicala’ hanno ritenuto di chiedere un premio per il rischio,anche solo teorico, che correvano chiedendo il 14% alla Grecia, il 7& al Portogallo ed il 6& a noi. La Germania ha approfittato di questo e forte del suo debito sovrano solido ha abbassato i tassi dell’1%. Ma a noi cosa importa?”

Poi rincara la dose: ”L’anticipo delle elezioni dovute alle dimissioni di Monti e’ risibile si tratta poco piu’ di un mese. Quindi non c’e’ assolutamente una ragione vera perche’ i mercati si debbano e possano agitare”.

Elezioni e candidati

Berlusconi ha indirettamente confermato che vorrebbe sciogliere il Pdl per ritornare al doppio partito: “Con la legge elettorale in vigore si confrontano le coalizioni e tutti i partiti che sono insieme sommano i loro voti. Se gli ex An dessero luogo a una loro formazione politica avremmo dei vantaggi. Ne stiamo parlando amichevolmente e con grande stima”.

Dunque, “se dovesse accadere che gli ex An dessero vita ad una loro formazione allora cadrebbe il veto a che il Pdl non cambiasse nome, potremmo sottoporre alla nostra Direzione un altro nome, oppure mantenere questo con un simbolo diverso e cioe’ quello glorioso di Forza Italia usato nel 1994”.

Tra l’altro il nome Pdl ha qualcosa che non va“è un bel nome ma non viene mai usato per esteso scegliendo sempre l’acronimo che non suscita emozioni”.

Per quanto riguarda le regionali, Berlusconi ha detto che la candidatura di Maroni in Lombardia è “possibile”: “Mi vedo questa sera a cena con Maroni per discutere dell’alleanza nazionale, degli impegni sul programma e della possibilità anche di un’intesa alle regionali”.

Monti e il governo

Solito attacco a Monti“Non voglio dire che ci sono stati degli errori ma Monti ha seguito una politica troppo germanocentrica. Gli indicatori economici sono tutti peggiorati, non sta a me dare giudizi, ma i dati sono tutti negativi”.

Invece, quando c’era lui…”Fino a quando sono stato a rappresentare l’Italia ero uno tra i due- tre capi di governo piu’ autorevoli”.

A seguire la dichiarazione di Berlusconi (da Corriere Tv):

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