X

Faraone, ex segretario Pd Sicilia attacca: “Cacciano i renziani per fare l’accordo con M5s” VIDEO

di redazione Blitz |22 Luglio 2019 15:23

Davide Faraone in conferenza stampa

PALERMO – “Stanno epurando a uno a uno i renziani del Pd per dimostrare ai 5S che ci sono le condizioni per un accordo. La Sicilia diventa laboratorio politico di un esperimento del genere. Mi batterò contro questa prospettiva”. Ad annunciarlo è l’ex segretario regionale Pd, Davide Faraone, in conferenza stampa a Palermo. Dopo l’annullamento della sua elezione a segretario Faraone si è autosospeso dal partito.

“Non ho violato alcuna regola”, ha ribadito Faraone. “Anzi sarei io stesso vittima del modo in cui è stata gestita da Roma la vicenda delle primarie – ha detto – Mi hanno contestato di averle organizzate in Sicilia prima che fossero eletti i segretari provinciali. Ma era Roma che ha ritardato questa fase. Sostengono poi che avrei spostato qualche data: esattamente quello che è stato fatto per le primarie nazionali”.

La verità, secondo Faraone, è un’altra: “Chi ha voluto la mia epurazione solo gli stessi che si sono trovati bersaniani quando c’era Bersani a comandare, renziani quando c’era Renzi, zingarettiani ora che c’è Zingaretti… Hanno colpito me ma soprattutto una comunità di donne e uomini in Sicilia. Però non ci fermiamo”.

Davide Faraone ha annunciato di avere restituito la sua tessera al segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “Mi è costato molto – ha detto durante la conferenza stampa a Palermo – perché da 27 anni rinnovavo la mia iscrizione”. Allo stato Faraone si considera “autosospeso” non fuori dal partito. Considera la sua rimozione da segretario regionale un atto epurativo. “Lo dico – aggiunge – senza bisogno di nascondermi. Zingaretti si nasconde invece dietro un tribunale che aveva ricevuto l’ordine di cacciarmi. E lo ha fatto a maggioranza, come non era mai accaduto: evidentemente è stato riprodotto in commissione lo stesso schema delle correnti”.

Faraone ha criticato anche il momento in cui la decisione è stata presa: “Alle 16:58 ero in via d’Amelio per ricordare Paolo Borsellino e gli uomini della scorta. Alle 17:00 la commissione si riuniva per deliberare la mia cacciata”.

Franceschini e l’accordo con M5s

Dario Franceschini sarebbe uno dei protagonisti del processo politico che dovrebbe portare a un accordo tra il Pd e il M5s. A sostenerlo è sempre Davide Faraone. “La conferma – sostiene – viene dalla sua intervista di oggi al Corriere della Sera. E’ un’operazione cinica e pericolosa contro la quale mi batterò fino alla fine. Mi hanno perfino offerto una poltrona a Roma (segreteria nazionale, ndr) ma non sono interessato. Io non mi arrendo, non faccio passi indietro”. Quale possa essere lo sbocco del commissariamento del Pd Faraone non lo ha detto. Ha rimandato tutto alla prossima “Leopolda sicula” alla quale saranno chiamati a raccolta “tutti coloro che sono contro Di Maio e contro Salvini”. E ha aggiunto: “Il quadro politico è in pieno movimento. Ne terreno conto”.

Rispondendo alle domande dei cronisti, Faraone ha aggiunto che considera “gravissima” l’intervista di Franceschini soprattutto nel passaggio in cui considera il M5s diverso dalla Lega. “Io sostengo invece – ha ripetuto più volte – la stessa cosa. E ne sono quindi lontano anni luce. Se il Pd dovesse andare in quella direzione costruire una forza politica nuova, che impedisca percorsi di questo tipo, credo che sia inevitabile”.

Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev, Ansa

Scelti per te