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Milano, arrestata banda di rom. Rubavano in metropolitana: “L’Italia è un Paese di handicappati” VIDEO

di Redazione Blitz |18 Dicembre 2019 14:45

Borseggiatore rom in azione (foto da video Vista)

Borseggiatore rom in azione (foto da video Vista)

MILANO – Nonostante le intercettazioni abbiano messo in luce “numerosissimi episodi”, agli arrestati vengono contestati solo tre furti compiuti a Milano ai danni di due turisti giapponesi e di una turista filippina, derubati in metropolitana a Milano tra aprile e giugno del 2018.

Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Maria Cristina Mannocci, emerge che il gruppo poteva contare anche su alcune “babysitter” italiane e latinoamericane che, ben conoscendo le loro attività illecite, si facevano pagare circa 800 euro al mese per “custodire i loro neonati fino al raggiungimento di un’età idonea per essere poi avviati all’attività di borseggio, e soprattutto per condurli presso le autorità giudiziarie in caso di arresto delle madri, così da poterli utilizzare per evitare l’arresto, la detenzione e per chiedere i relativi differimenti di pena”. Secondo quanto riferito dalla polizia, alcuni bambini sarebbero stati affidati a queste “tate” anche per un anno consecutivo e appunto utilizzati alla bisogna, “sfruttando le norme che tutelano le madri con prole in tenere età e quelle incinte”.

In un’intercettazione riportata nelle carte dell’inchiesta, due giovani rom bosniache affermano: “L’Italia è proprio un Paese di handicappati! Però è un paradiso per gli zingari! Il Paese di divertimento per gli zingari!”. Nel capoluogo lombardo, il gruppo utilizzava abitualmente due appartamenti occupati abusivamente, il principale dei quali si trovava nello stabile Aler di viale Famagosta 4, nel popolare quartiere Barona. 

Fonti: Askanews – Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.

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