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Peter Kassig decapitato: ostaggio americano ucciso nel nuovo video Isis

di admin |17 Novembre 2014 15:29

Peter Kassig (YouTube)

ROMA – Peter Kassig è stato decapitato. L’ostaggio americano che in una lettera ai genitori scriveva “ho paura di morire” è stato ucciso in Siria. Non solo Kassig è stato decapitato: nel video pubblicato sul web dai jihadisti viene mostrata l’esecuzione di massa di diversi soldati siriani prigionieri dell’Isis.

Il boia di Kassig sarebbe ancora una volta il jihadista John, l’uomo dall’accento britannico che ha già ucciso i britannici David Haines e Alan Henning, e gli americani James Foley e Steven Sotloff. Questo è quanto emerge dal video, postato dall’Isis su diversi siti jihadisti, si vede un boia con il volto coperto in piedi accanto ad una testa decapitata.

Kassig, 26 anni, era stato costretto a convertirsi all’islam col nome di Abdul Rahman. L’ostaggio americano era stato rapito il 1° ottobre mentre si trovava in Siria, dove lavorava come operatore umanitario.

Ex ranger, dopo aver intrapreso corsi per diventare assistente medico, si era trasferito in Libano dove aveva fondato l’organizzazione no profit Sera (Special Emergency Response and Assistance).

Ed e Paula Kassig chiedono ai media di non “fare il gioco dei rapitori” e quindi di “non pubblicare le foto o i video diffusi” dai jihadisti. In un comunicato, la famiglia chiede che Peter sia ricordato per “l’importante lavoro svolto” e per “l’amore che ha dato ad amici e parenti” così da evitare che i sequestratori

“possano manipolare gli americani e promuovere la loro causa. Siamo a conoscenza delle notizie che circolano sul nostro amato figlio e attendiamo la conferma del governo sull’autenticità di tali informazioni”.

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