Sea Watch sperona motovedetta Finanza per entrare nel porto VIDEO

Sea Watch sperona motovedetta Finanza per entrare nel porto VIDEO
Sea Watch sperona motovedetta Finanza per entrare nel porto VIDEO

ROMA – Un primo alt non rispettato. Poi un secondo tentativo, vano, della Guardia di Finanza, di bloccare l’ingresso in porto della Sea Watch, la nave della ong olandese con a bordo 42 migrati soccorsi in mare, che da un giorno e mezzo era a mezzo miglio dall’isola di Lampedusa. L’imbarcazione, guidata da Carola Rackete, non si è fermata e alle due della scorsa notte è entrata in porto dirigendosi verso la banchina.

Una motovedetta delle Fiamme Gialle ha cercato di evitare l’attracco spostandosi davanti alla banchina avanti e indietro, la comandante, entrata di poppa, ha speronato la nave delle Fiamme Gialle. Una manovra molto rischiosa, dicono gli inquirenti, che ha messo in pericolo l’incolumità dei migranti e dell’equipaggio a bordo e dei militari della Finanza che erano sulla motovedetta.

A terra intanto ad assistere alla scena c’era un gruppo di sostenitori della giovane capitana e un altro gruppo, guidato dalla ex senatrice leghista Angela Maraventano. Per tenerli separati ed evitare tensioni sono dovute intervenire le forze dell’ordine.

“L’atto criminale della Sea Watch è raccapricciante. La nave poteva uccidere dei militari della Guardia di Finanza e a bordo c’erano dei politici italiani. Una condotta inaudita. Potevano essere coinvolti in una strage di militari italiani impegnati a difendere la legalità. Non bastano gli arresti domiciliari per la comandante. Tutti i membri della Sea Watch vanno arrestati. I clandestini sbarcati vanno allontanati subito dall’Italia per dimostrare che l’illegalità non vince. Bisogna chiedere conto all’Olanda, che dà la propria bandiera a dei pirati e alla Germania, nazione in cui è stata costituita Sea Watch. Questa organizzazione aiuta i trafficanti di clandestini e quindi partecipa a un’attività criminale. Questa organizzazione ha aggredito le nostre forze dell’ordine e quindi  va messa al bando. I politici che erano a bordo, mentre potevano essere uccisi da quella nave dei militari italiani, hanno compiuto un atto vergognoso, di vero e proprio tradimento della nazione italiana”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).(Fonte Ansa e Facebook).

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

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