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Anna Mazzamauro: “Io, picchiata sul set di un film di Fausto Brizzi. Mi hanno convinta a non denunciare”

di Maria Elena Perrero |17 Dicembre 2017 13:19

Anna Mazzamauro (Foto Twitter)

Anna Mazzamauro (Foto Twitter)

ROMA – “Sono stata picchiata sul set di un film. Mi hanno convinta a non denunciare. Sono stata zitta per paura”: l’ultimo caso di molestie nel mondo del cinema è stato rivelato da Anna Mazzamauro, attrice romana, 79 anni, diventata famosa per il ruolo di Signorina Silvani nella serie di Fantozzi e protagonista di una lunga carriera tra cinema e teatro.

In un’intervista rilasciata a Carla Massi de Il MessaggeroAnna Mazzamauro ha raccontato di essere stata malmenata da un attore durante le riprese del film diretto da Fausto Brizzi Poveri ma ricchi e di aver evitato di raccontare l’accaduto su consiglio della produzione.

“Poco più di un anno fa, ha raccontato l’attrice al Messaggero, ero sul set di Poveri ma ricchi. Stavamo girando e io sarei dovuta entrare in scena mentre gli altri erano tutti insieme ad esultare. Chiesi a Brizzi quale sarebbe stato il mio momento. Mi rispose che, stando dietro la porta, l’avrei capito da sola. Così, tranquillamente mi misi ad aspettare. Una volta entrata in scena ho detto la mia battuta. Si è sovrapposta a quella di un attore. Che, senza dire nulla, mi ha strattonata e picchiata sull’orecchio. Mi è stato lacerato il menisco dell’orecchio e, da allora, quando sono in casa e non devo recitare sono costretta a portare il bite, una sorta di apparecchio in bocca”.

L’aggressione, avvenuta sul set, è stata registrata:

“È stato rivisto tutto. Brizzi mi è stato molto vicino. I rappresentanti della produzione mi hanno pregato di non far uscire la notizia per non danneggiare il film. Ero umiliata e triste. Sono andata all’ospedale. Mi è stato chiesto dal medico e dall’agente di denunciare ma, ho preferito tacere. E la stessa produzione che, adesso, si erge a moralista nei confronti di un autore al quale legalmente non è stato riconosciuto alcun peccato. Quando sono stata picchiata e ho mandato una civilissima ed educatissima lettera per mettere la produzione al corrente di quello che era accaduto non ho ricevuto neppure una telefonata”.

 

 

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