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Oscar 2019, miglior film a Green Book. Rami Malek miglior attore protagonista per Bohemian Rhapsody

di Veronica Nicosia |25 Febbraio 2019 9:06

Oscar 2019, miglior film a Green Book. Rami Malek miglior attore protagonista per Bohemian Rhapsody

Oscar 2019, miglior film a Green Book. Rami Malek miglior attore protagonista per Bohemian Rhapsody (Foto Ansa)

ROMA – L’Oscar per il miglior film del 2019 va a Green Book, mentre il miglior attore protagonista è Rami Malek per la sua interpretazione di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Il premio per miglior attrice invece è andato a Olivia Colman per il film La Favorita. Alfonso Cuaron con la sua Roma incassa ben tre statuette: quella di miglior regista, miglior film straniero e migliore fotografia. Una cerimonia degli Oscar sbrigativa e senza conduttore, ma che ha lanciato un messaggio ben preciso a favore dell’integrazione razziale e della tolleranza. 

Green Book è una commedia di amore e amicizia, un film che non era tra i preferiti, ma possiamo dire che fosse in linea con i temi della serata. In un periodo di discussioni politiche su muri di confine, vince proprio un film che parla di inclusione e integrazione. Vince la storia del viaggio del musicista afroamericano Don Shirley e del suo autista italoamericano Tony Vallelonga nella profonda America razzista degli anni Sessanta. Una storia che nasce dalla penna di Nick Vallelonga, attore e sceneggiatore italoamericano, il cui padre fu davvero l’autista del musicista jazz che sfidò la segregazione razziale e i pregiudizi del tempo.

Il Freddie Mercury di Rami Malek in Bohemian Rhapsody invece gli è valso il premio di miglior attore, ma il film è anche quello che ha ricevuto più statuette in questa cerimonia degli Oscar 2019, vincendo anche il riconoscimento per montaggio, sound editing e sound mixing. Malek ha ringraziato: “Sono il figlio di immigrati egiziani, americano di seconda generazione, non ero la scelta più ovvia ma a quanto pare ha funzionato”.

Olivia Colman per la Favorita ha invece battuto Glenn Close, che nemmeno alla sua settima nomination, stavolta per The Wife, porta l’ambita statuetta a casa. La Colman ha battuto anche Lady Gaga, in nomination con A star is born, che però si è consolata con il premio alla migliore canzone per Shallow. La popstar ha ringraziato tra le lacrime per il riconoscimento e ha spiegato che il segreto del successo è la disciplina e saper tornare in pista dopo i no incassati: “Lady Gaga ha ritirato il premio tra le lacrime e dopo i ringraziamenti di rito ha poi detto che il segreto del successo è la disciplina e la capacità di tornare in pista dopo i no, dopo gli insuccessi: “Il segreto è il numero delle volte che sei in grado di rialzarti dopo le cadute”.

Prima statuetta invece per Spike Lee per la miglior sceneggiatura non originale di BacKkKlansman. Il regista ha approfittato del pubblico per ringraziare la bisnonna”, che è stata una schiava, ma anche per infiammare la platea con un discorso politico: “Le elezioni 2020 sono dietro l’angolo, ricordiamocelo, possiamo fare una scelta di amore e non di odio. Ringrazio la mia bisnonna, che era stata una schiava. Rendo omaggio a lei e ai nostri antenati, grazie al loro sacrificio siamo qui, grazie per aver costruito il Paese e sopportato il genocidio dei nativi”.

Il vero successo di questi Oscar però è Roma di Alfonso Cuaron. Un film dalla forte connotazione sociale che racconta la storia della domestica di famiglia nell’infanzia del regista messicano. Il film, prodotto da Netflix, porta a casa tre riconoscimenti come miglior film in lingua straniera, miglior regista, migliore fotografia. Cuaron ha commentato: “Questo film è dedicato ai 70 milioni di collaboratori domestici che lavorano nelle nostre case e che di solito sono relegate nello sfondo dei nostri film. Gli immigrati e le donne proiettano il mondo in avanti”. Black Panther, primo film tratto da fumetti, rimane deluso ma non a bocca asciutta: il regno di Wachanga porta a casa i premi come miglior colonna sonora, costumi e scenografia.  

Per l’Italia l’unica soddisfazione arriva con Spider-Man: Un Nuovo Universo, che vince l’Oscar come miglior film d’animazione e porta sul podio Sara Pichelli, classe 1983 e originaria di Porto Sant’elpidio, che ha creato e disegnato proprio il protagonista, come spiegato dal regista Peter Ramsey: “Sara Pichelli ha creato il personaggio di Miles, ha fatto il lavoro pesante, poi per noi è stato facile portarlo sullo schermo”.

Ecco tutti i vincitori degli OScar 2019:

Miglior Film: Green Book;

Miglior Regia: Alfonso Cuaron per Roma;

Miglior Attore: Rami Malek per Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody;

Miglior Attrice: Olivia Colman per La Favorita;

Miglio Canzone originale: Shallow di Lady Gaga per A star is born;

Migliore colonna sonora: Ludwig Goransson per Black Panther;

Miglior sceneggiatura non originale: Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee per BlackKklansman;

Miglior sceneggiatura originale: Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly per Green Book;

Miglior cortometraggio: Skin di Guy Nattiv;

Migliori effetti visivi: Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J.D. Schwalm per First man – Il primo uomo;

Miglior cortometraggio documentari: Period;

Miglior cortometraggio di animazione: Bao di Domee Shi;

Miglior film d’animazione: Spider-Man – Un nuovo universo di Bob Persichetti, PeterRamsey e Rodney Rothman;

Miglior attore non protagonista: Mahershala Ali per Green Book di Peter Farrelly;

Miglior montaggio: Bohemian Rhapsody;

Miglior film straniero: Roma di Alfonso Cuaron;

Miglior sonoro: Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali per Bohemian Rhapsody;

Miglior montaggio sonoro: John Warhurst e Nina Hartstone per Bohemian Rhapsody;

Migliore fotografia: Alfonso Cuaron per Roma;

Migliore scenografia: Black Panther;

Migliori costumi: Ruth Carter per Black Panther;

Miglior trucco: Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney per Vice – L’uomo nell’ombra.

Fonte Agi

 

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