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GB: indiano taglia la mano della moglie e poi la uccide con un machete, sospettava un tradimento

di Alessandro Avico |19 Ottobre 2010 15:40

Amputata di una mano e poi uccisa. E’ stata questa la “punizione” inflitta ad una donna indiana che viveva a Londra, colpevole di voler divorziare dal marito e sospettata di una relazione extra-coniugale che invece non aveva. Il caso di Geeta Aulakh – questo il nome della giovane donna di 28 anni, madre di due bambini, uccisa brutalmente a Greenford nella periferia nord-ovest di Londra – è arrivato oggi in tribunale a Londra.

Sotto accusa c’è il marito, l’indiano Harpreet Aulakh, che avrebbe pagato 5.000 sterline per far uccidere la moglie. Un omicidio che secondo l’accusa è stato orchestrato interamente dal marito di Geeta, ossessionato dal fatto che la donna lo stesse lasciando e che avesse già un altro. E’ stato il marito infatti che, stando ai filmati delle riprese di telecamere a circuito chiuso, ha comprato quella che secondo l’accusa è stata l’arma del delitto, un machete.

Con esso, il killer 19enne assoldato dall’uomo – anch’egli indiano, di nome Sher Singh – ha prima tagliato la mano della ragazza, forse accidentalmente, per poi ucciderla. ”La missione di ucciderla era così selvaggia e determinata che quando la donna si è portata le mani al volto per proteggersi dall’aggressione, la mano è stata tagliata dal resto del braccio”, ha detto l’avvocato dell’accusa in tribunale. Harpreet si dichiara innocente.

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