Germania riprende a bloccare i siriani alle frontiere

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2015 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA
Germania riprende a bloccare i siriani alle frontiere

Germania riprende a bloccare i siriani alle frontiere

BERLINO – La Germania applica di nuovo gli accordi di Dublino anche sui siriani, fermandoli alle frontiere. Lo ha confermato un portavoce del ministero dell’Interno, spiegando che dal 21 ottobre Berlino segue nuovamente i criteri di Dublino per tutti i paesi di provenienza e tutti gli Stati Ue eccetto la Grecia, “anche per i cittadini siriani”. 

In estate, vista la poderosa ondata di siriani in fuga dalla guerra, la cancelliera Angela Merkel aveva aperto le frontiere proprio ai siriani. Il Trattato di Dublino prevede invece che sia il Paese d’arrivo a prendersi cura dei migranti.

La nuova stretta decisa da Berlino non si sa che effetti avrà proprio perché esclude la Grecia, ossia uno dei principali porti d’arrivo di migranti.

Ecco per esempio qualche numero dalla Grecia: oltre 540 mila migranti sono arrivati nelle isole greche nei primi dieci mesi dell’anno: tredici volte in più rispetto a quelli giunti nello stesso periodo, nel 2014. Quello dei siriani è ancora il gruppo più rappresentato, ma nelle ultime settimane il numero di afghani è salito in modo significativo. Sono i dati di Frontex.

Nonostante il peggioramento delle condizioni meteo, ad ottobre oltre 150mila persone hanno viaggiato dalla Turchia alla Grecia. Nell’ottobre del 2014 erano stati meno di 8.500.   Come effetto diretto, tra gennaio ed ottobre, si sono registrati gli attraversamenti delle frontiere dei Balcani occidentali di 500mila persone, soprattutto ai confini di Ungheria e Croazia con la Serbia.

La maggior parte dei migranti era prima arrivata su una delle isole greche del mar Egeo e poi è partita per Serbia e Macedonia.  

Dopo che l’Ungheria ha costruito una barriera al suo confine con la Serbia ed ha serrato i suoi controlli a settembre, i migranti hanno cominciato ad attraversare i confini della Croazia con la Serbia in numeri record.

Come parte dei suoi sforzi per assistere Grecia ed i Balcani nell’affrontare la pressione migratoria senza precedenti, Frontex ha rafforzato la sua Operazione Poseidon, impiegando 114 ufficiali a Lesbo e le altre isole greche per sostenere le autorità locali nell’identificazione, la registrazione e la raccolta di impronte dei nuovi arrivati. In particolare a Lesbo è in corso un progetto pilota per un processo di registrazione accelerato per tagliare i tempi.