Jimmy Savile, dj pedofilo: “l’altro lato” mette in imbarazzo la moralista Bbc

Pubblicato il 3 Novembre 2012 - 08:06 OLTRE 6 MESI FA
Jimmy Savile, il dj pedofilo che ha messo nei guai la Bbc (foto Lapresse)

LONDRA – Da vivo Jimmy Savile è stato una star della radio e della tv, icona mediatica per più generazioni di giovani ed amanti della musica, filantropo ammirato per la sua instancabile opera di bene. Gli onori ufficiali non erano mancati: nel 1972 era stato insignito dalla regina Elisabetta dell’Ordine dell’Impero Britannico, più tardi era stato fatto cavaliere, infine il suo funerale era stato un evento nazionale. E’ solo dopo la sua morte, all’età di ottantacinque anni, che il vaso di Pandora si è aperto. La candida apparenza di personaggio eccentrico, quotidiano compagno televisivo per milioni di britannici, è stata rimpiazzata per sempre da quella di criminale sessuale che per decenni ha impunemente stuprato e molestato giovani ragazze.

Jimmy Savile, personaggio fino ad ora poco noto all’estero, era una star in Gran Bretagna fin dagli anni sessanta. Come disc-jockey aveva presentato programmi popolari come Top of the Pops e dal 1975 al 1994 era stato il conduttore di Jimm’ll Fix, un’emissione di successo dove esaudiva i desideri degli spettatori, spesso bambini e adolescenti. Poco dopo la sua morte, nell’ottobre 2011, un documentario è stato presentato su un canale britannico, intitolato “L’altro lato di Jimmy Savile”. Un ex detective di polizia esplorava il passato poco chiaro del celebre presentatore e diverse donne affermavano di aver subito violenza sessuale. Era l’inizio della fine di un mito: l’idolo doro era oramai ricoperto di fango. Da quel momento, altre vittime di Savile hanno raccontato la loro storia ai media ed alla polizia. L’ex popolare conduttore potrebbe essere stato uno dei criminali sessuali più attivi della storia recente del Regno Unito. Secondo una stima fatta a fine ottobre, il numero di vittime potrebbe essere di trecento.

Come ha fatto Savile, costantemente sotto i riflettori, a sfuggire ad ogni accusa di crimini sessuali durante più di quattro decenni? Il ruolo della BBC, dove Savile ha lavorato tutta la sua longeva carriera, è attualmente in questione. Appare probabile che il presentatore ha potuto molestare impunemente decine di giovani grazie ad una congiura del silenzio, ad una complice omertà della rete, che lo ha protetto. Nonostante le numerose voci che circolavano sui comportamenti di Savile, nessuna seria iniziativa è mai stata presa, né un’investigazione è stata considerata. Diversi ex dipendenti della BBC o sporadici ospiti affermano ora che le molestie sessuali erano all’ordine del giorno fino agli anni ottanta.

Inoltre, fatto ancora più grave, l’ex presentatore non ha solamente approfittato del ruolo mediatico che si era ritagliato – quello di un eccentrico e bonario «zio» per milioni di inglesi – per rendersi intoccabile e scoraggiare le denuncie. Savile si è avvalso anche del suo potere privato all’interno della rete pubblica: diversi casi di molestie sarebbero avvenuti nei locali della BBC. Un altro avvenimento ha inoltre gettato una nuova ombra sull’operato dell’emittente, mettendo in evidenza una complice negligenza nei confronti di Savile.

Il già citato documentario “L’altro lato di Jimmy Savile” ha infatti rivelato che la BBC ha cancellato una puntata di Newsnight, un programma che, nel dicembre 2011, poco dopo la morte di Savile, avrebbe svelato le pratiche criminali di questo. Gli editori della rete avrebbero considerato che le rivelazioni di Newsnight contrastavano con i tributi televisivi programmati dalla BBC stessa in occasione del decesso del personaggio pubblico.