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Morena Diaz, maestra in bikini su Instagram. Pioggia di critiche: “Dà cattivo esempio” FOTO

di Maria Elena Perrero |5 Settembre 2017 9:28

Morena Diaz, maestra in bikini su Instagram. Pioggia di critiche: "Dà cattivo esempio" (Foto Instagram)

Morena Diaz, maestra in bikini su Instagram. Pioggia di critiche: “Dà cattivo esempio” (Foto Instagram)

ZURIGO – Pubblica delle foto su Instagram in bikini o minigonna, come molte coetanee di 24 anni. Ma è una maestra di scuola elementare, e c’è chi non glielo perdona. “Dà un’immagine sbagliata”, ha commentato qualcuno, facendo finire il caso di Morena Diaz sui giornali di mezza Europa.

Lei è una giovane insegnante delle elementari del Canton Argovia, in Svizzera. Come molti suoi coetanei ama i social network, e su Instagram ha un seguito di 60mila persone.

Tra le foto che posta ci sono immagini di lei in bikini o in abiti aderenti: fanno parte di una battaglia (ben evidente sul suo profilo Instagram) per promuovere l’autostima, contro il cosiddetto “body shaming”, ovvero la tendenza a criticare il corpo di una persona, sempre più esposto attraverso i social. Una forma di bullismo che prende soprattutto di mira le donne e le ragazze in particolare, ma non solo, e che in alcuni casi è una delle concause che portano a situazioni di anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari.

Morena Diaz conduce la sua battaglia contro questa piaga contemporanea, e lo fa a suo modo. Sul suo profilo Instagram, come su quello di tanti vip e prezzemolini, non mancano pubblicità occulte: foto in cui mostra prodotti di certe marche per promuoverli. E c’è chi critica anche questo.

Ma le accuse peggiori sono arrivate dalla presidente dell’Associazione argoviese degli insegnanti, Elisabeth Abbassi, secondo cui “le foto potrebbero dare un’immagine sbagliata ai genitori degli scolari”, ha commentato a 20 Minuten. Secondo Abbassi se gli insegnanti si presentano così liberamente sui social network gli alunni possono pensare di seguire l’esempio.

 

Ma non tutti sono d’accordo. Sven Ruoss, esperto di new media, ha definito queste critiche “ormai sorpassate”: “Io apprezzerei al contrario se l’associazione degli insegnanti si preoccupasse di insegnare ai ragazzi come comportarsi sui social media”.

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