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L’organizzazione che rapisce le bimbe adescate su Facebook

di Maria Elena Perrero |15 Ottobre 2013 10:48

LUGANO – Un gruppo con base in Svizzera che adesca ragazze adolescenti su Facebook per rapirle: è l’ipotesi su cui stanno investigando le Procure di Lugano, in Svizzera, e di Brescia dopo il sequestro della studentessa tredicenne bresciana che mercoledì 9 ottobre è stata portata in Canton Ticino da un uomo di 26 anni conosciuto a settembre su Facebook.

Claudio Del Frate sul Corriere della Sera ricostruisce la vicenda. Tutto è nato con quello strano rapimento. La ragazzina aveva conosciuto poco prima il giovane su Facebook, si era innamorata di lui e un giorno lui era andato a prenderla prima delle lezioni alla scuola media di Isorella (Brescia) e insieme erano andati in un ostello della gioventù a Figino, vicino a Lugano.

Solo che, arrivata in ostello, la ragazza aveva capito e aveva chiamato in lacrime i suoi genitori, che avevano allertato la polizia. Per ritrovare la studentessa si sono mossi gli agenti italiani e svizzeri. Ma quello che a prima vista sembrava il gesto isolato a sfondo sessuale si è rivelato, secondo la Procura di Lugano, un sequestro ad opera di più persone con un movente sessuale. 

La polizia svizzera ha già arrestato due persone: una donna di 23 anni e un uomo di 26, quello che aveva materialmente contattato e prelevato la ragazza.

 

 

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