X

Professore decapitato a Parigi per aver mostrato le caricature di Maometto, sui social dilaga l’hashtag #JeSuisProf

di Redazione Blitz |17 Ottobre 2020 14:36

Prof decapitato, quel genitore mandante in nome del separatismo islamico (Foto d'archivio Ansa)

In Francia un professore è stato decapitato per aver mostrato delle caricature di Maometto, sui social è partita la campagna virale #JeSuisProf.

Proteste ed indignazione dopo che in Francia un professore è stato decapitato per aver mostrato delle caricature di Maometto.

La rete protesta al grido dell’hashtag #JeSuisProf

Cinque persone sono state fermate e interrogate nelle ultime ore dopo la decapitazione di un insegnante di storia, Samuel Paty, al liceo del comune di Conflans-Sainte-Honorine (Yvelines), vicino Parigi, portando a 9 il numero totale delle persone fermate dalla polizia.

Lo rende noto una fonte giudiziaria.

Tra le cinque nuove persone, ci sono i genitori di uno studente del liceo in cui lavorava la vittima.

La fonte giudiziaria ha inoltre confermato che l’aggressore, poi ucciso dalla polizia, è un giovane di 18 anni di origine cecena nato a Mosca.

#jesuisprof è già questa mattina l’hashtag più diffuso sui social francesi dopo la decapitazione del professore che aveva mostrato in classe caricature di Maometto agli allievi in banlieue di Parigi.

Su Twitter dilagano messaggi di sostegno alla libertà d’espressione e di orrore per l’azione compiuta dal diciottenne di origine cecena di cui è stata confermata l’identità.

Il giovane che ha decapitato l’insegnante, confermano fonti dell’inchiesta, era noto alla polizia per reati comuni ma non era mai stato arrestato e non era sospetto di radicalizzazione.

Fra le 9 persone in stato di fermo questa mattina ci sono 2 genitori di studenti del professore ucciso, un uomo e una donna, che avevano avuto una lite con l’insegnante sulle caricature di Maometto mostrate in classe.

Stando a BFM-TV, fra gli arrestati ci sono 4 membri della famiglia del killer, i genitori, il nonno e il fratello di 17 anni, tutti arrestati ad Evreux, dove abita la famiglia. L’abitazione è stata accuratamente perquisita.

Fra i fermati ci sono anche il padre autore del video circolato su Youtube in cui si lamenta della lezione sulla libertà d’espressione del professor Paty e un amico che l’aveva accompagnato ad incontrare il preside per esprimere la sua protesta.

Nel primo pomeriggio è annunciata una conferenza stampa del procuratore antiterrorismo, Jean-Francois Ricard.

Macron: “Ci schieriamo dalla parte degli insegnanti”

Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron si è recato ieri sul luogo dell’attacco:

“Voglio dire a tutti gli insegnanti di Francia, che siamo con loro, la nazione tutta intera sarà al loro fianco oggi e domani per proteggerli, per permettere loro di fare il loro mestiere che è il più bello che esista”.

“Il terrorista ha voluto abbattere la Repubblica nei suoi valori, i Lumi, la possibilità di fare dei nostri figli dei cittadini liberi”.

“Faremo quadrato, non passeranno, l’oscurantismo e la violenza non trionferanno, non ci divideranno”, ha assicurato il presidente lanciando un fortissimo appello all’unità della nazione e promettendo “atti di fermezza” contro il terrorismo.

 L’Eliseo ha fatto sapere che sarà organizzato “un omaggio nazionale” all’insegnante.

La cerimonia, di cui non è stata fissata ancora la data, sarà organizzata insieme con la famiglia del professor Samuel Paty.

Il presidente, Emmanuel Macron, si è recato ieri sera sul luogo dell’omicidio, a Conflans-Sainte-Honorine, dove ha denunciato “un chiaro attentato islamista”.

In un tweet, il primo ministro Jean Castex ha ribadito stamattina che “i nostri insegnanti continueranno a risvegliare lo spirito critico dei cittadini della repubblica, ad emanciparli da tutti i totalitarismi e da tutti gli oscurantismi”.

“Non abbiamo nessuna intenzione di non reagire di fronte a queste azioni inammissibili”, ha aggiunto” (fonte Ansa).

Scelti per te