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Alta Velocità a Napoli oggi non si va: annullata festa treno Napoli-Portici, 180 anni fa andava

di Redazione Blitz |31 Ottobre 2019 12:41

Un treno ad Alta Velocità (foto d'archivio Ansa)

Un treno ad Alta Velocità (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Alta Velocità a Napoli oggi non si va. Comincia più o meno alle cinque del mattino, qualcosa prima rallenta e poi di fatto blocca la percorrenza dei treni ai Alta Velocità sulla tratta, sul percorso Roma-Napoli. Di solito un Roma-Napoli o un Napoli-Roma con i convogli ad Alta Velocità sono una cosa che quasi non fai in tempo a controllare e ricaricare del tutto lo smartphone (il quotidiano offerto in prima classe a leggerlo tutto non ce la faresti mai). Il viaggio dura un’ora e cinque minuti. Più o meno quanto ci vuole per spostarsi da un capo all’altro di Roma in un giorno di traffico. Un’ora e cinque minuti Termini-Centrale o Centrale-Termini.

Ma dalle cinque del mattino dell’ultimo giorno di ottobre si vede che oggi ci vorrà di più, molto di più. Quanto di più? Almeno il doppio: i ritardi medi sulla tratta si aggirano intorno ai 120 minuti. E ci vuole più o meno tutta la mattinata per riparare il guasto, rimediare al danno, ripristinare una vera Alta Velocità.

Succede, ma stavolta il caso si è voluto divertire. Regalando a tutti un po’ di ironia…del caso. Oggi, ultimo di ottobre, andavano, dovevano andare a  Napoli in treno autorità e vertice delle Ferrovie dello Stato. Andavano la presidente Casellati del Senato e l’amministratore delegato di Ferrovie e un sacco di manager e, come si dice nei casi in specie, autorità a celebrare i 180 anni esatti della tratta, del treno Napoli-Portici. Il primo treno, la prima ferrovia italiana quando ancora l’Italia come Stato non c’era. La Napoli-Portici, una delle prime ferrovie in Europa: 180 anni fa quel treno andava, già andava e comunque andava.

Ma oggi ultimo di ottobre 2019 a Napoli in treno non ci si va, almeno non stamattina, almeno non certo ad Alta Velocità. E quindi Ferrovie e autorità saggiamente annullano la festa della Napoli-Portici, per impraticabilità sopravvenuta dei binari. E soprattutto perché poteva essere una comica imbarazzante arrivare in auto a Napoli a a celebrare il treno a vapore dopo aver dovuto rinunciare al treno Alta Velocità.   

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