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Andrea Loris Stival, 3 ipotesi: Veronica Panarello, con o senza complice, c’era

di Alberto Francavilla |17 Dicembre 2014 8:29

Andrea Loris Stival, 3 ipotesi: Veronica Panarello, con o senza complice, c’era (foto Facebook)

ROMA – Ipotesi numero uno: Veronica Panarello ha ucciso e occultato da sola il cadavere del figlio Andrea Loris Stival. Ipotesi numero due: Veronica ha ucciso Loris e qualcuno l’ha aiutata a nascondere il cadavere. Ipotesi numero tre: qualcuno ha aiutato Veronica sia a uccidere Loris che a occultarne il cadavere. Secondo il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, comunque siano andate le cose a Santa Croce Camerina, la mamma è comunque coinvolta nell’omicidio.

Queste le parole esatte di Petralia:

“Ipotesi A, sia fase volitiva che esecutiva del delitto ed anche quella dell’occultamento del cadavere interamente riconducibile alla condotta della signora. Ipotesi B, in cui sia la fase volitiva che esecutiva siano riconducibili alla signora e vi sia un intervento, quindi sotto il profilo di concorso nel reato nella fase di occultamento, con qualcuno che avrebbe potuto aiutarla. Ipotesi C, una partecipazione di altri o altro soggetto sia alla fase volitiva, sia a quella esecutiva ed anche all’occultamento”.

“Queste ipotesi – aggiunge il magistrato – non sono alternative, ma complementari”.

Torna dunque, o forse non è mai stata sepolta dagli inquirenti, l’ipotesi che nell’omicidio di Loris Stival, 8 anni, ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce di Camerina (Ragusa), la madre possa avere avuto un complice. Veronica Panarello, 26 anni, è in carcere accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Che sia stata lei ad uccidere il figlio sono assolutamente convinti investigatori e pm. Mentre lei continua a gridare la propria innocenza per il primo giudice che ha esaminato le carte dell’inchiesta la donna ha messo in atto “un’azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e priva del più elementare senso d’umana pietà”. E così il gip ha ordinato la custodia cautelare in carcere.

Il padre della piccola vittima, Davide Stival, continua a chiedere la verità ma pone un altro ostacolo tra lui e la moglie nominando un proprio legale, Daniele Scrofani Cancellieri, a dimostrazione che la strada giudiziaria da percorrere per lui è ormai diversa da quella dell’indagata. “Vorrei che ai funerali di mio figlio le telecamere non ci fossero, vorrei non essere ripreso mentre piango per lui”, fa sapere il padre di Loris, attraverso il suo avvocato. “Il mio assistito – dice Scrofani – capisce il rumore mediatico attorno a questo caso, ma è davvero stanco delle incursioni dei media”.

Nei giorni scorsi Stival, per sfuggire ad una troupe televisiva che lo voleva intervistare, è caduto e si è rotto un braccio. “Lo stato del mio assistito è quello di un uomo che non riesce a credere a quel che vede – dice Scrofani – Da un lato ci sono le immagini che lui ha visionato e che inchiodano la moglie, dall’altro ci sono i dieci anni di convivenza con Veronica Panarello durante i quali, a suo dire, non c’è mai stato un qualche comportamento ambiguo che potesse far pensare o solamente immaginare che la moglie potesse essere capace di un gesto simile”.ù

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