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Arresti domiciliari per la Banelli. L’ex brigatista inserita in un programma di protezione

di Warsamé Dini Casali |14 Aprile 2009 22:03

L’ex brigatista rossa Cinzia Banelli ha ottenuto gli arresti domiciliari. Condannata a 12 anni di reclusione per l’omicidio di Massimo D’Antona e a 10 anni e cinque mesi per quello di Marco Biagi, la prima pentita delle Nuove Brigate Rosse sarà inserita in un programma di protezione. Le sarà consegnata una nuova identità, potrà contare su un sussidio e sarà trasferità in una località segreta, dove abiterà con la figlia di 5 anni.

La richiesta degli arresti domiciliari era stata negata una volta l’anno scorso dal Tribunale di Sorveglianza di Roma.

Nell’esprimere la soddisfazione per il provvedimento attuale, gli avvocati della Banelli hanno ricordato la sentenza della Cassazione che riconosceva le “attenuanti speciali” per l’ex brigatista. Ora, sempre secondo i legali, il Tribunale di Sorveglianza ha anche riconosciuto che la volontà di ripudiare la lotta armata era stata espressa prima dell’arresto, come dimostra il processo interno cui fu sottoposta l’ex “compagna So”.

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