Baby squillo Parioli, 4 clienti patteggiano: niente galera, 1000 euro di multa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2014 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA
Baby squillo Parioli, 4 clienti patteggiano: niente galera, 1000 euro di multa

Baby squillo Parioli, 4 clienti patteggiano: niente galera, 1000 euro di multa

ROMA – Baby squillo dei Parioli, arrivano 4 patteggiamenti: niente galera, 1000 euro di multa. Detto in termini più precisi: un anno di reclusione con sospensione condizionale, significa che ognuno dei 4 clienti in questione non andrà in galera a meno che non ricompia lo stesso reato entro un anno. E poi ci sono i 1000 euro di multa.

La procura di Roma ha dato il suo via libera a quattro patteggiamenti di clienti delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento dei Parioli. I quattro erano accusati di prostituzione minorile. La pena è identica a quella inflitta a due clienti, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone, nel processo a Mirko Ieni, ritenuto il ‘dominus’ del giro di squillo che si prostituivano ai Parioli e condannato a dieci anni.

Nello stesso processo sono stati condannati la madre di una delle due ragazzine (sei anni), Nunzio Pizzacalla (7 anni), Riccardo Sbarra (sei anni), Marco Galluzzo (tre anni e quattro mesi), Michael De Quattro (quattro anni). Per la procura i quattro imputati per i quali è stato dato il via libera al patteggiamento non solo erano clienti delle due ragazzine ma erano anche consapevoli che fossero minorenni. Sono una sessantina i clienti, presunti o tali, indagati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal pm Cristiana Macchiusi nell’ambito dell’inchiesta.

Dopo il via libera ai quattro patteggiamenti, che consentirà agli indagati di evitare la scomoda pubblicità che sarebbe derivata da un dibattimento pubblico, gli inquirenti devono completare gli accertamenti sugli altri indagati. Tra questi Mauro Floriani, dirigente di Trenitalia e marito della senatrice di Forza Italia Alessandra Mussolini, e Nicola Bruno, figlio di Donato, parlamentare di Forza Italia. Per un gruppo di clienti è stata chiesta la proroga degli accertamenti. Per coloro che risultassero non avere avuto rapporti con le due ragazzine o che fossero ignari della loro minore età si prospetterebbe l’archiviazione del procedimento.