P4, Lavitola: “Peggio di Tangentopoli”

Pubblicato il 6 Settembre 2011 - 10:10 OLTRE 6 MESI FA

Gianpaolo Tarantini (Foto LaPresse)

NAPOLI, 5 SET – ”Questa cosa rischia di diventare come tangentopoli”. Così Valter Lavitola durante una telefonata con Gianpaolo Tarantini commentando l’inchiesta della procura di Napoli sulla cosiddetta P4, nella quale risulta tra gli indagati lo stesso Lavitola.

La conversazione, intercettata il 6 luglio scorso e contenuta in una informativa della Digos, viene definita ”significativa” dagli investigatori. All’inizio il direttore dell’Avanti spiega a Tarantini che tornerà a fine luglio perché vuole vedere prima ”come si mettono le cose a Napoli” e teme che ”questi gli possono tirare un brutto scherzo”. In particolare Lavitola sta cercando di capire se ”gli stronzi di Napoli” lo vogliono arrestare o meno.

Tarantini lo informa che l’indomani sarebbe andato a Roma per parlare con il capo della Ragioneria dal quale una volta lo ha mandato lui. Lavitola gli raccomanda prudenza consigliandogli addirittura di evitare l’incontro. ”E’ meglio – sintetizzano gli investigatori – mettere in conto di perdere un lavoro ma non andare a parlare con nessuno, in quanto questa cosa rischia di diventare come tangentopoli”.