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Favori e appalti: le amicizie di Balducci ed Anemone, dall’Enac alla Rai

di Alessandro Avico |16 Febbraio 2010 11:46

Una rete fatta di favori e di appalti quella condotta dal vice di Bertolaso, Angelo Balducci, e dall’imprenditore Diego Anemone. Ora che l’inchiesta è in corso si scoperchiano pentoloni vecchi e nuovi: nella rete, come riporta Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera, spuntano contatti con l’Enac, la Rai, l’autorità di vigilanza sugli appalti, ministeri, funzionari ed imprenditori.

A metà settembre del 2008 l’imprenditore Diego Anemone contatta Giancarlo Leone, alto funzionario della Rai, il quale «è in amicizia anche con Angelo Balducci». I tre devono vedersi a una cena e «l’argomento che Balducci intende affrontare con Leone riguarda l’inserimento del figlio Lorenzo nel cast della produzione Rai di cui ha già parlato Anemone. Infatti quest’ultimo lascia intendere che è al corrente che il regista ha effettuato dei provini sta per effettuare le sue scelte».

Ci sono diversi incontri, anche perché Anemone si sta occupando della ristrutturazione della casa di Leone. E a novembre si ha la conferma che il giovane è stato preso, ma Anemone chiama Leone «e gli rappresenta il pericolo che Lorenzo Balducci, per il fatto che si è tagliato troppo i capelli, venga escluso dal cast della produzione della fiction Rai ove peraltro è stato inserito a seguito dell’appoggio fornito dallo stesso Leone».

Anemone: «Quel ragazzo lì no… c’ha avuto un problemino che c’ha una situazione in corso e s’è rasato… e domani c’è un ulteriore … diciamo incontro ».
Leone: «… no, no ma la decisione è presa».
Anemone: «Eh … non c’ha più capelli e non fa niente più… lui era disperato s’è messo a piangere ».
Dopo pochi minuti Giancarlo Leone riferisce a Anemone che «seppur con qualche difficoltà, è riuscito a far rientrare il problema… allora effettivamente la situazione è pesante… per fortuna ho un rapporto personale di grande stima reciproca Pare che sia successo questo .. che lui ha raccontato … due filmetti per la Falchi… per la produzione della Falchi… cose che loro erano al corrente … e gli hanno detto… mi raccomando non alterare la tua condizione perché noi cominciamo a metà novembre … dice che si è presentato con capelli corti a taglio militare».

Non solo Rai però. Il 3 settembre è Paolo Berlusconi a contattare Angelo Balducci.
Paolo Berlusconi: «Paolo Berlusconi, ciao…».
Balducci: «Ehi! ciao Paolo, come stai?».
Paolo Berlusconi: «Ti sento occupato, vuoi che ti richiamo più tardi?».
Balducci: «No, ma che scherzi? ci mancherebbe… ».
Paolo Berlusconi: «Senti, io sono a Roma… domani riusciamo a vederci cinque minuti?».
Balducci: «Guarda… io domani mattina vado a Napoli e c’è il presidente… però torno nel pomeriggio… anzi, tra l’altro torno insieme a lui… tu ti fermi anche domani, oppure…».
Paolo Berlusconi: «Io parto la sera ho l’aereo alle otto…».
Balducci: «Ah, guarda Paolo, facciamo così… io, se non ti dispiace, domani quando so esattamente l’ora del rientro, quindi… io lo saprò intorno a mezzogiorno… ti chiamo… e poi ti raggiungo da qualche parte…».
Paolo Berlusconi: «Ok? grazie!».

C’è poi la questione degli appalti all’Enac. La lettura delle intercettazioni conferma l’aiuto di Denis Verdini (coordinatore nazionale del Pdl) al suo amico Riccardo Fusi. Il 16 settembre 2009 lo chiama «e gli passa al telefono Vito Riggio, l’attuale presidente dell’Enac».
Riggio: «Vediamoci… io dunque… se per caso siete a tiro magari nel pomeriggio che la mattina c’ho un po’ di casino».
Fusi: «Va bene, a che ora?».
Riggio: «Diciamo dopo le 5… ci possiamo vedere anche in centro, 5 e mezza al Caffè Farnese».
Fusi: «D’accordo».
Annotano gli investigatori: «Dopo circa 20 minuti l’onorevole Verdini richiama Fusi per dirgli che con Riggio ha parlato molto chiaro, facendo riferimento alle sue sollecitazioni per far ottenere al Fusi qualche appalto».
Fusi: «C’è possibilità?».
Verdini: «Non di quelle lì perché… insomma… quelle due cose sono state fatte… però c’è tante altre… non quelle cose…».
Fusi: «Va bene…».
Verdini: «Però mi ha detto che si mette a disposizione… ti spiega… per grandi progetti per il futuro… per cui…».
Fusi: «Domani alle 17.30…».
Verdini: «Perfetto, ciao».

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