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Bologna, perché non ha frenato? A Borgo Panigale poteva andare molto peggio

di Redazione Blitz |7 Agosto 2018 11:15

Bologna, perché non ha frenato? A Borgo Panigale poteva andare molto peggio (foto Ansa)

Bologna, perché non ha frenato? A Borgo Panigale poteva andare molto peggio (foto Ansa)

ROMA – Bologna, autostrada: auto e camion che rallentano, si sta formando una coda, anzi la coda è lì, appena formatasi, l’ultimo della coda appena nata è un Tir. Guardarlo e riguardarlo il video, la sequenza di quello ce è stato definito inferno: dietro quel Tir c’è in movimento una cisterna [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].

Il movimento della cisterna non si arresta, ha davanti la coda in formazione, anzi adesso formata la la cisterna non rallenta, non frena. L’inferno nasce da qui. Perché non ha frenato? O almeno perché non ha rallentato in misura conseguente alla coda che aveva davanti? Il video lascia supporre non abbia frenato. Ma le immagini non possono dire tutto, forse la sensazione del niente frenata è tanto netta al video quanto non precisa nella realtà, forse.

Ammesso che sia possibile dopo il rogo ad altissima temperatura, se c’è stata frenata saranno ritrovate tracce. Forse. Possibile anche che ogni traccia e prova dell’accaduto sia stata cancellata dalla fornace. La stessa autopsia del povero cadavere del conducente della cisterna probabilmente dirà poco date le condizioni indicibili del corpo.

Il video dice che non ha frenato, o almeno questo sembra vedere. Ma resta il dubbio, il video non è sempre la verità, tutta la verità, solo la verità. Però una cosa è sicura e dal video si vede, questo sì senza dubbio: non rallenta. Se frena, frena all’ultimo istante. Perché la cisterna non rallenta? Perché non rallenta mentre le si forma la coda davanti?

Perché l’autista la coda davanti non la vede, non la vede nel momento in cui si forma. Colpo di sonno? Malore? Distrazione, come pudicamente e prudentemente si dice per non dire smartphone? Quel povero cristo che è morto alla guida della sua auto cisterna probabilmente porta con sé la risposta nella tomba.

Ma un’altra cosa sappiamo dell’inferno di Bologna oltre che come è nato: sappiamo che a Borgo Panigale poteva andare molto peggio. Intorno alla cisterna che esplode non ci sono altre auto, ed è un caso assolutamente benevolo. E i soccorsi arrivano in cinque minuti, cinque minuti per la prima ambulanza. Soccorsi che consentono dunque ad alcuni ustionati gravemente di sperare di sopravvivere. Poteva andare molto peggio, quanto alle diecimila cisterne bombe vaganti…retorica da coccodrillo.

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