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Bombe a Castel Gandolfo fatte brillare: sfollato anche il palazzo Papale

di Alessandro Avico |10 Settembre 2013 20:41

ROMA – Gli artificieri dell’Esercito hanno fatto brillare, a Castel Gandolfo, una bomba di 130 chili, di fabbricazione inglese, e una di 100 chili, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale: per le operazioni di bonifica è stato evacuato anche il palazzo Papale e interdetto il traffico aereo e ferroviario. Complessivamente, sottolinea l’Esercito, oltre 400 persone sono state evacuate.

L’intervento, eseguito dagli specialisti del sesto reggimento Genio pionieri di Roma, si è svolto in due fasi. Nella prima, la più delicata, gli artificieri hanno estratto manualmente la spoletta. Nella seconda, gli ordigni sono stato trasportati in una cava nel comune di Ciampino, dove sono stati fatti brillare. Nello stesso tratto di lago, nei giorni scorsi, a pochi passi da Castel Gandolfo, gli artificieri dell’Esercito hanno portato a termine un’ingente operazione di bonifica: oltre 4.000 ordigni – tra questi 2.300 bombe a mano e 300 bombe da mortaio – erano emersi in superficie a causa dell’abbassamento delle acque, proprio a ridosso delle aree frequentate dai turisti.

Gli artificieri dell’Esercito, dal 2000 al 2012, hanno effettuato circa 35.000 interventi di bonifica di residuati bellici su tutto il territorio nazionale. L’Esercito è l’unica Forza Armata preposta alla formazione degli artificieri di tutte le forze di polizia, forze armate e corpi dello Stato. Nel 2012, i nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti genio dell’Esercito hanno eseguito circa 2.400 interventi specialistici (34.907 dal 2000 al 2012) per la bonifica di ordigni esplosivi.

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