Caso Orlandi: la famiglia di De Pedis dà l’ok per gli esami sulla salma

Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 17:36 OLTRE 6 MESI FA

”La famiglia De Pedis ha da tempo dato la sua disponibilità a compiere esami sulla salma del loro congiunto. Se deve essere compiuto un accertamento si proceda, ma finisca questa speculazione continua”. E’ quanto afferma l’avvocato Maurilio Prioreschi che assiste, assieme al collega Lorenzo Radogna, la moglie e i fratelli di Enrico De Pedis, presunto boss della banda della Magliana.

In merito al via libera dato dal Vicariato per l’accesso alla cripta nella basilica di Sant’Apollinare i due legali si domandano: ”Cosa si crede di trovare nella tomba? C’e’ il corpo di un uomo che fu ammazzato in modo cruento, con dei colpi di pistola in viso. Non c’è nessun mistero. Non servirà l’esame del dna, basterà l’esame esterno dei resti per capire”.

L’accertamento sul cadavere di De Pedis verrebbe compiuto dagli inquirenti della Procura di Roma che indagano sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. ”Vogliamo che questa storia finisca – ha continuato l’avvocato Prioreschi – Una volta che verranno compiuti gli esami dei consulenti sarà ribadito quello che la logica impone: De Pedis non c’entra nulla con la Orlandi. Il legame tra lui e la ragazza cittadina del Vaticano è labile e pieno di incertezze”.

De Pedis fu sepolto nel ’90 nella cripta di Sant’Apollinare per intervento della moglie, che pagò un artigiano per la costruzione del sepolcro. ”Non c’è nessun mistero – ha aggiunto il penalista – Si svolgano gli esami, anche domani e poi la famiglia sarà pronta e libera se lo riterrà di portar via la salma del loro caro, e se del caso di farla cremare. Prima, però, ogni esame deve essere compiuto”.