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Castelfranco di Sopra, bimba dimenticata in auto sotto il sole: chiesta archiviazione per la madre

di Maria Elena Perrero |31 Gennaio 2018 0:55

La piazza in cui venne trovata la bimba a Castelfranco di Sopra (Arezzo)

La piazza in cui venne trovata la bimba a Castelfranco di Sopra (Arezzo)

AREZZO – E’ stata chiesta l’archiviazione per la mamma di una bimba di 16 mesi trovata morta in auto lo scorso 7 giugno. La donna aveva dimenticato la piccola nella macchina parcheggiata nella piazza di Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo, sotto il sole d’estate.

Era convinta di averla accompagnata all’asilo, come tutte le mattine, e quindi era andata al lavoro, nel suo ufficio nel municipio di Castelfranco. Solo che la bimba all’asilo non era mai arrivata: era sempre rimasta seduta nel seggiolino sui sedili posteriori dell’auto. Così all’uscita dall’ufficio la donna ha fatto la terribile scoperta. Disperati e vani i tentativi di rianimazione della bimba.

Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Andrea Claudiani, ha inoltrato al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Arezzo la richiesta di archiviazione nei confronti della mamma.

Secondo quanto riferisce il Messaggero, la donna avrebbe sofferto di amnesia dissociativa, come ha stabilito il consulente nominato per le indagini. In altre parole, la madre avrebbe cancellato dalla memoria il mancato passaggio all’asilo, nella più assoluta convinzione di aver compiuto invece quanto era solita fare ogni giorno. Secondo il pubblico ministero, visto il quadro sanitario, la mamma non è quindi penalmente perseguibile. Da qui la richiesta di archiviazione.

Quello di Castelfranco non è certo l’unico caso simile. Il 30 maggio del 2008 a Merate (Lecco) la piccola Maria compie due anni. La mamma, un’insegnate, deve andare al lavoro, la festa è rimandata alla sera quando con il marito, astronomo, e gli altri due figli si ritroveranno a casa. La donna parte in auto con la bimba per portarla a casa della baby-sitter. Ma arriva direttamente a scuola e lascia Maria in auto. Quando alle 13 la baby sitter chiama la donna per sapere come mai non le è stata portata Maria la madre si rende conto che la bimba è rimasta in auto e la trova agonizzante. Morirà poco dopo.

E’ il 23 maggio del 2011 e la scena si ripete, questa volta a Teramo. Il padre di Elena, 22 mesi, docente universitario alla facoltà di Veterinaria di Teramo invece di portare la figlia all’asilo la dimentica in auto. La ritrova alle 13 già senza conoscenza, la bambina morirà dopo tre giorni di coma in terapia intensiva. La donazione dei suoi organi ha aiutato a vivere altri tre bambini.

Il 28 maggio del 2011, solo cinque giorni dopo Elena, a Passignano sul Trasimeno (Perugia), con le stesse modalità, trova la morte Jacopo, 11 mesi. La mamma fa la psicologa nella scuola dove c’è anche il nido che tutti i giorni accoglie Jacopo. Quella mattina è il padre però a dover portare il bimbo a scuola, ma lo dimentica in auto e lì dopo alcune ore lo ritrova morto asfissiato.

Nel giugno del 2013 a Piacenza Luca, 2 anni, viene dimenticato legato al seggiolino in auto sotto al sole per 8 ore dal padre. Per la sua morte l’uomo sarà scagionato perché in preda ad un’amnesia dissociativa. Il 10 dello stesso mese a Grosseto viene, invece, evitata la tragedia. Alcuni passanti notano una bambina di 2 anni dentro l’auto che il padre aveva lasciato in un parcheggio al sole prima di andare a lavorare, convinto di aver portato, come di consueto, la piccola al nido. La bimba soccorsa accusa solo un colpo di calore.

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