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Chiara Rizzo, l’ultima notte a Dubai con Matacena tra le lacrime: “Devo tornare”

di admin |12 Maggio 2014 14:13

Chiara Rizzo, l’ultima notte a Dubai con Matacena tra le lacrime: “Devo tornare”

ROMA – “Abbiamo passato una notte abbracciati e in lacrime, poi l’ho accompagnata all’aeroporto di Dubai”. Amedeo Matacena racconta l’ultima notte prima che la moglie Chiara Rizzo, l’ultima notte a Dubai tra le lacrime: “Devo tornare” arrivasse a Nizza. La Rizzo, chiamata la “coppa di champagne” perché bella e frizzante, è tornata dal figlio Athos, che ha 14 anni, ma dalle parole di Matacena era già pronta a consegnarsi alle autorità prima di essere arrestata all’aeroporto di Nizza.

Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera scrive:

“«Dai Amedeo, parti con me, torniamo insieme in Italia». «No, amore, non posso, anzi resta tu qui, non andare…»”.

Una lunga notte quella prima della partenza della moglie Chiara, ufficialmente andata a Dubai per firmare i documenti di divorzio da Matacena:

“La notte più lunga, «notte di abbracci e lacrime, sì è vero, abbiamo pianto insieme», racconta adesso che lei se ne è andata, il marito Amedeo, l’ex parlamentare di Forza Italia già condannato in via definitiva dalla giustizia italiana e da un anno in attesa di estradizione”.

La Rizzo, che Caccia definisce “coppa di champagne”,

“perché è giovane, bella, effervescente e spumeggiante, una donna capace di far girar la testa agli uomini potenti, da Claudio Scajola a Bellavista Caltagirone, coi suoi sorrisi più insidiosi di mille bollicine di Krug, fino all’ultimo ha resistito, anche ieri mattina in macchina lungo la strada dell’aeroporto, per prendere il volo per Nizza delle 9.25. Destinazione: una cella della gendarmerie”.

Al marito Matacena, Chiara ha detto categorica:

“«No Amedeo, io devo tornare. Non farò come te, non farò la scelta che non ti ho mai perdonato. Vedrai, chiarirò tutto, io ho ancora fiducia nella giustizia italiana. Eppoi il nostro bambino, non può stare lì da solo nella casa di Monte Carlo. E se pure andrò in prigione ho già preparato una lettera per Francesca, una lettera in cui le scrivo: da questo momento occupati tu del fratellino»”.

Una scelta, quella di Chiara, che ha distrutto Matacena:

“«Capisco la sua scelta, anche se è una scelta che mi distrugge», dice ora Matacena, appena tornato dall’aeroporto, dove infine al momento dell’ultimo bacio ha consegnato a Chiara un regalo per il figliolo quattordicenne, un paio di Ray Ban con le lenti azzurrate che il bambino sognava da tanto”.

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