Christian Galeotti, condannato per rapporti con cani, finisce in carcere

Christian Galeotti, condannato per rapporti con cani, finisce in carcere
Christian Galeotti, condannato per rapporti con cani, finisce in carcere

BOLZANO – Christian Galeotti, allevatore di cani in passato già condannato per rapporti sessuali con animali, è finito in carcere. L’uomo, 46 anni, di Bolzano, è stato arrestato venerdì 7 ottobre dagli agenti della squadra mobile della questura di Bolzano dopo la condanna della Corte di Appello della città altoatesina a tre anni, otto mesi e 22 giorni di reclusione, riferisce il quotidiano l‘Alto Adige.

Il provvedimento è stato emanato in virtù dei reati commessi dall’uomo come minaccia, disturbo della quiete pubblica, sostituzione di persona, truffa, acquisto di cose di sospetta provenienza e maltrattamento di animali. A seguito dell’arresto Galeotti è stato portato alla Casa Circondariale per scontare la pena.

Galeotti era stato già condannato nel dicembre del 2012 per zooerastia, cioè sesso con animali. La Corte di Cassazione aveva confermato le sentenze di condanna di primo e secondo grado nei confronti dell’allevatore di Bolzano finito nei guai per alcuni film a luci rosse girati nel suo allevamento di San Genesio, in Alto Adige. E’ stata quindi confermata la linea dei giudici di primo e secondo grado, secondo i quali il sesso con animali è una forma di maltrattamento.

Quella del dicembre di quattro anni fa fu la prima sentenza di questo tipo in Italia dove, al contrario che in Germania, Austria e Olanda, il codice penale non prevede questo tipo di reato. Sempre la Cassazione aveva rinviato alla Corte d’appello di Trento il capo d’imputazione della sostituzione di persona per la vendita di cani online. Nel processo si era costituita parte civile la Lav assistita dall’avvocato Mauro De Pascalis.

Ma come ricorda Alan Conti su L’Alto Adige,

nell’aprile 2013 il giudice di sorveglianza Claudio Gottardi, applicando il decreto svuota carceri, aveva concesso a Galeotti di scontare la condanna (passata in giudicato per il maltrattamento di animali) in regime di detenzione domiciliare.

Conti ricorda i motivi della condanna:

Furono accertati almeno otto filmati a sfondo sessuale e va detto che in un’inquadratura comparirebbe lo stesso Galeotti. I video venivano poi commercializzati e venduti su siti stranieri. Galeotti utilizzava cani labrador, meticci, golden retriever, dobermann.

Alla fine Galeotti è finito in carcere.

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