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Coldiretti. Disgelo con Putin vale 10 mld per export italiano

di lgermini |9 Luglio 2017 16:30

Prodotti agroalimentari

ROMA – L’avvio del dialogo con la Russia crea le premesse per chiudere una guerra commerciale che ha provocato una perdita complessiva stimata in oltre 10 miliardi per il made in Italy in termini di esportazioni. E’ quanto afferma Coldiretti in occasione dell’incontro a Sochi tra il premier Paolo Gentiloni e il leader russo Vladimir Putin, a quasi tre anni dall’embargo totale deciso nei confronti di importanti prodotti agroalimentari in risposta alle sanzioni statunitensi ed europee.

“Per quanto riguarda l’agroalimentare – sottolinea la Coldiretti – è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo che ha chiuso completamente le frontiere del paese di Putin a frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia.

Un blocco che è costato al settore in Italia fino ad ora oltre 850 milioni di euro, anche perché al divieto di accesso a questi prodotti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni in tutto l’agroalimentare e anche negli altri settori. Nel 2016 le esportazioni italiane totali in Russia sono diminuite di un ulteriore 5,3%, scendendo al minimo storico da almeno un decennio.

“La guerra commerciale con la Russia ha colpito duro – prosegue l’organizzazione agricola – interrompendo bruscamente una crescita travolgente delle esportazioni agroalimentari italiane verso la Russia, che nei cinque anni precedenti il blocco erano più che raddoppiate in valore (+112%)”. “Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia – conclude Coldiretti – ha provocato peraltro in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati”.

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