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Coronavirus, il bollettino del 7 ottobre: impennata dei nuovi casi (3.678), 31 i morti

di Redazione Blitz |8 Ottobre 2020 8:34

Contagi 3.678, verso ritorno alla normalità. Di coronavirus (Foto d'archivio Ansa)

Balzo dei contagi in Italia, con l’incremento dei casi che per la prima volta dopo mesi torna sopra i tremila in un solo giorno.

Nuovo sensibile aumento per i contagi da coronavirus nel nostro Paese: secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, sono 3.678 a fronte dei 2.677 di ieri. Un incremento che non si registrava da metà aprile.

Coronavirus bollettino 7 ottobre: i numeri

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 31, a fronte dei 28 di ieri. Nuovo record anche per i tamponi: 125.314. 

Il totale dei casi sale a 333.940,  i nuovi contagi non erano cosi numerosi dal 16 aprile: il maggior numero in Campania (544), Lombardia (520), Veneto (375), Lazio (357), Toscana (300), Piemonte (287).

I 31 decessi sono distribuiti tra Lazio (6), Lombardia (5), Sicilia (4), Sardegna (3), Piemonte (2), Toscana (2), Veneto (2), Liguria (2), Basilicata (2), Emilia Romagna (1), Campania (1) e Abruzzo (1). Il numero totale delle vittime cresce a 36.061.

Gli attualmente positivi sono 62.576 (+2.442), i guariti 235.303 (+1.204).

Sale la pressione sulle strutture ospedaliere: in terapia intensiva ci sono 337 pazienti (18 in più di ieri), i ricoverati con sintomi sono diventati 3.782 (157 in più).

Speranza: “Numeri dicono situazione seria e delicata”

 “Siamo in una stagione che nessuno poteva immaginare. Ora i numeri ci dicono in maniera molto chiara che siamo dentro una sfida enorme nel mondo, in Europa e nel nostro Paese, e dobbiamo ragionare su come affrontarla e provare a vincerla. La situazione è seria, delicata e ancora ci vede pienamente in battaglia”.

Così il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al congresso della Fimmg a Villasimius, dove è stato accolto in sala da un lungo applauso.

“In cdm – ha ricordato – abbiamo prorogato lo stato di emergenza al 21 gennaio, abbiamo dato dopo mesi un cambio di tendenza alle misure. Dal 4 maggio si tendeva di volta in volta ad allargare le possibilità di libertà e di maggiore normalità. Con questo provvedimento segniamo un cambio, non ordinanze per allargare ma che cominciano a dire attenzione, la situazione è seria”. (fonti ANSA, AGI)

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