Coronavirus, bollettino Protezione Civile 18 marzo: +475 morti, +19%, ieri +16%, mai così tanti in un giorno. Neppure in Cina

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2020 - 18:36| Aggiornato il 19 Marzo 2020 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, bollettino Protezione Civile: +475 morti, stazionario trend contagiati (28.710)

Coronavirus, bollettino Protezione Civile: +475 morti, stazionario trend contagiati (28.710) /Foto Ansa

ROMA – Altri 475 morti di coronavirus in Italia. Mai così tanti in un giorno e mai così neppure in Cina. Sono i numeri riportati dal Commissario Angelo Borrelli nell’ultimo bollettino della Protezione Civile. 

Il totale delle persone ammalate è di 28.710, con un incremento stazionario rispetto a martedì di 2.648. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 35.713. Ma è il numero delle vittime a fare più spavento: con 475 morti nelle ultime 24 ore, l’Italia supera il bilancio peggiore in una sola giornata rispetto ad ogni altro Paese al mondo.

Finora questo triste record, sottolinea la France Presse, era detenuto dalla Cina che aveva registrato il picco di 368 decessi per coronavirus in un solo giorno.

In tutta Italia sono 2.257 i malati ricoverati in terapia intensiva, 197 in più rispetto a ieri. Di questi 924 sono in Lombardia. Dei 28.710 malati complessivi, 14.363 sono poi ricoverati con sintomi e 12.090 sono quelli in isolamento domiciliare.

Numeri più felici sul fronte guarigioni: sono 4.025 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.084 in più di martedì. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 192.

Nello specifico emerge che sono 12.266 i malati in Lombardia (171 in più di ieri), 3.915 in Emilia Romagna (+511), 2.953 in Veneto (+465), 2.187 in Piemonte (+423), 1.476 nelle Marche (+174), 1.291 in Toscana (+267), 744 In Liguria (+83) 650 nel Lazio (+100), 423 in Campania (+0), 416 in Friuli Venezia Giulia (+69), 436 in Trentino (+68), 366 in provincia di Bolzano (+84), 362 in Puglia (+42), 267 in Sicilia (+41), 249 in Abruzzo (+33), 241 in Umbria (+49), 21 in Molise (+2), 132 in Sardegna (+17), 162 in Valle d’Aosta (+28), 126 in Calabria (+14), 27 in Basilicata (+7).

Quanto alle vittime, se ne registrano: 1.959 in Lombardia (+319), 458 in Emilia Romagna, (+65), 94 in Veneto (+14), 154 in Piemonte (+21), 92 nelle Marche (+23), 22 in Toscana (+5), 73 in Liguria (+13), 9 in Campania (+0), 32 Lazio (+9), 31 in Friuli Venezia Giulia (+1), 19 in Puglia (+1), 9 in provincia di Bolzano (+1), 3 in Sicilia (+0), 7 in Abruzzo (+1), 2 in Umbria (+1) 3 in Valle d’Aosta (+1), 7 in Trentino (+0), uno in Calabria (+0), 2 in Sardegna (+0), uno in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 165.541, dei quali oltre 105mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Coronavirus, 8,3% contagiati sono sanitari

Sono saliti a 2.629, ovvero l’8,3% dei casi totali, gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus. E’ quanto emerge da una rielaborazione della Fondazione Gimbe aggiornata al 17 marzo 2020 su dati forniti dall’Istituto superiore di sanità. Lo rende noto in un tweet il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. Il “numero di operatori sanitari infetti – spiega all’Ansa – è enorme. L’8,3% dei casi totali è una percentuale più che doppia rispetto alla coorte cinese”.

Intanto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, fa sapere “che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all’aperto”. “Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica. Ma se l’appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto”, ha spiegato.