Coronavirus e case di riposo, inchieste per epidemia colposa da Milano a Bari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2020 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus case riposo, scattano inchieste per epidemia colposa

Coronavirus case riposo, scattano inchieste per epidemia colposa (Foto archivio ANSA)

ROMA – Scattano perquisizioni e indagini per i contagi e morti da coronavirus nelle rsa e case di riposo per anziani da nord a sud. L’ipotesi di reato è di epidemia colposa e sono diverse le città in cui le autorità stanno svolgendo controlli. A Milano la Procura ha indagato i vertici di varie strutture, con indagini anche nelle strutture dei territori di Sondrio, Lecco e Cuneo al nord. Anche nella provincia di Bari si procede con una indagine esplorativa sulle residenze per anziani.

Milano, indagati vertici di varie strutture Rsa

I pm del pool ‘salute, ambiente, sicurezza, lavoro’, guidato dall’aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, stanno procedendo in queste ore alle iscrizioni nel registro degli indagati dei vertici delle Rsa (già nei giorni scorsi iscritti quelli di 3 strutture) in cui si sono verificati contagi e morti, tra cui quelle dei quartieri milanesi Affori, Corvetto e Lambrate.

Le iscrizioni servono per procedere, eventualmente, alle perquisizioni, come sta avvenendo al Trivulzio e in altre 2 Rsa. Iscritti anche gli istituti per la legge sulla responsabilità degli enti.  Sono 143 in totale, da marzo al 14 aprile, gli anziani morti che erano ospitati al Pio Albergo Trivulzio di Milano, struttura al centro dell’indagine della Procura milanese, come riferito dall’ANSA.

Già dai primi giorni di marzo i sindacati Cisl-Cgil, che seguono alcuni operatori della casa di riposo e riabilitazione, avevano inviato lettere ai vertici dell’istituto lamentando l’assenza di mascherine e presunte minacce agli infermieri che volevano usarle. Nelle indagini si dovrà verificare quali morti siano correlate alla diffusione del coronavirus nella Rsa.

Bari, fascicolo su residenze anziani e accertamenti Nas

La Procura di Bari ha aperto una indagine esplorativa sulle residenze per anziani del territorio provinciale nelle quali, fino a questo momento, si sono verificati decessi e decine di contagi di coronavirus tra gli ospiti e anche tra il personale. Il fascicolo, senza indagati né ipotesi di reato, è coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Rossi.

Gli accertamenti sono delegati ai carabinieri del Nas che stanno acquisendo documentazione in quattro strutture dell’area metropolitana e negli uffici della Asl di Bari, incaricata dei tamponi.  

In particolare l’attenzione degli inquirenti è al momento concentrata sul centro per anziani Don Guanella e sulla Rssa Villa Giovanna di Bari, sul centro Nuova Fenice di Noicattaro e sul centro di riabilitazione Giovanni Paolo II di Putignano. I pm vogliono accertare se siano state rispettate le misure di prevenzione e di sicurezza sanitaria per evitare la diffusone del contagio e se il personale era dotato di adeguati dispositivi di protezione individuali.

Cuneo, indagine per epidemia colposa

La procura di Cuneo ha aperto un fascicolo sulla vicenda della casa di riposo di Villanova Mondovì, sgomberata lo scorso 30 marzo dopo alcuni decessi attribuiti al coronavirus. Dei 37 ospiti, nei giorni successi 35 risultarono positivi al coronavirus. Il Dea dell’ospedale di Mondovì, dove gli ospiti erano stati portati, restò chiuso per un paio di giorni.

L’ipotesi provvisoria di lavoro, ancora da verificare, è l’epidemia colposa. Non ci sono iscrizioni nel registro degli indagati. Una segnalazione in procura è arrivata dai carabinieri del Nas.

Sondrio, inchiesta su rsa per anziani ospiti morti

Anche la procura di Sondrio ha aperto una indagine per epidemia colposa a carico di ignoti in relazione alle morti di anziani nelle rsa della provincia . Il procuratore Claudio Gittardi che coordina l’inchiesta con il pm Elvira Anna Antonelli, ha delegato i Carabinieri del Nas di Brescia. Le prime acquisizioni sono state effettuate in due strutture. 

Lecco, pm avviano indagine sulle rsa

I pm di Lecco hanno avviato un’indagine conoscitiva per capire se il numero delle morti di anziani nelle Rsa del territorio abbiano avuto un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e verificare se vi siano stati e quanti decessi per coronavirus.

Allo stato non risultano esposti di parenti di anziani deceduti ma i magistrati lecchesi, guidati dal procuratore Antonio Chiappani, hanno comunque ritenuto di avviare accertamenti anche se non vi è un fascicolo con un titolo di reato.

(Fonte: ANSA)